Terzo valico, Burlando prende a schiaffi Prodi

«Dite che i soldi per il Terzo valico non ci sono? Noi vi dimostriamo invece che si trovano, eccome, e bastano per realizzare la Genova-Milano, il nodo di Genova e il raddoppio della ferrovia per Ventimiglia. O ci date retta, o non esistono alternative: chiuderemo per sempre la porta in faccia allo sviluppo di Genova e della Liguria»: è questo il tono e la sostanza della lettera con cui - viene da dire: finalmente! - il presidente della Regione Claudio Burlando si rivolge al suo ex capo del governo e, fino a ieri almeno, suo amico e sponsor, Romano Prodi. Dopo la bocciatura della nuova linea oltreappennino da parte del ministro Tommaso Padoa Schioppa e del sottosegretario Massimo Tanoni, l’altra sera in commissione parlamentare - «Il Terzo valico non verrà inserito nel Decreto di programmazione economica e finanziaria. Punto» -, Burlando prende coscienza dell’inaffidabilità di comportamento dei ministri.

E lo dichiara apertamente: «Ancora la settimana scorsa Di Pietro aveva detto che, azzerata la situazione dal punto di vista delle concessioni assegnate, restava aperta la strada della gara internazionale. (...)
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