Il Tevere osservato speciale «Ma non c’è nessun allarme»

Il Dipartimento della Protezione civile ha indetto a Roma una riunione tecnica per far fronte a un’eventuale piena del Tevere che - dopo l’Umbria - potrebbe interessare nei prossimi giorni anche la capitale e la regione. Alla riunione hanno partecipato rappresentanti del Comune di Roma e della Regione. «C’è attenzione ma non preoccupazione perché si tratta di un livello, quello del Tevere, che non dovrebbe superare gli 11 metri, per cui da questo punto di vista non c’è pericolo». Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, a margine della sua visita al Policlinico Gemelli per l’Epifania, a proposito della riunione convocata dalla Protezione Civile per far fronte a una eventuale piena del fiume nella Capitale. «In ogni caso - ha aggiunto - la rete idrica del Tevere e dell’Aniene è tenuta sotto controllo e per evitare sorprese c’è la massima vigilanza. Ma non c’è pericolo».
Per il momento si tiene alta l’allerta, fanno sapere dalla Protezione civile, ma non si prevedono interventi straordinari. Intanto il fiume Fiora, dopo due giorni di piogge battenti è esondato ieri mattina vicino a Montalto di Castro. L’acqua ha invaso anche l’Aurelia che è stata parzialmente bloccata nel tratto viterbese.a piena causata dalle piogge incessanti degli ultimi giorni, ha fatto salire il livello del fiume fino a 11 metri d’altezza, riversando una grande quantità di acqua e di fango nei campi fino a raggiungere e sommergere sotto un metro di liquami strade, piazze, seminterrati, giardini, case e alcuni locali pubblici. Decine le famiglie rimaste bloccate in casa in quanto le strade della Marina sono percorribili sono con mezzi anfibi. Saltate in varie zone la corrente elettrica e le linee telefoniche. L’acqua che esce dai rubinetti non è potabile. Analoga la situazione a Montalto di Castro, con l’area nord, quella più bassa, sommersa da acqua e fango. I danni maggiori sono quelli causati all’agricoltura, con decine di ettari di terreno coltivati allagati. A causa dell’alluvione sono morti anche alcuni animali. Nella zona si registra anche un disperso. La scomparsa di un cacciatore di 76 anni residente a Terni (Umbria) è stata denunciata martedì sera dopo che dell’uomo si erano perse le tracce nelle campagne del Viterbese, tra Canino e Cellere. L’area in cui aveva detto che si sarebbe recato a caccia è tra quelle interessate dallo straripamento del Fiora.
Frane e smottamenti si sono verificati in varie località della Tuscia, in particolare a Carbognano e Pianzano. Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco e dei carabinieri. Il fiume Tevere è esondato in tre punti in provincia di Viterbo: tra Bomarzo e Attigliano, all’altezza del ponte che collega il Lazio all’Umbria, a Orte, nei pressi del sottopasso ferroviario che conduce a Orte Scalo, e tra Borghetto e Magliano Sabina (Rieti). Tutti i tratti stradali interessati delle esondazioni sono stati chiusi al traffico in via precauzionale.
Il maltempo non si placa e l’Aniene è straripato di nuovo a Trevi nel Lazio (Frosinone). Il fiume ha rotto gli argini nei pressi di ponte Alani e ponte delle Tartare, dove già era esondato nei giorni scorsi. La piena del fiume si è verificata dopo il nubifragio abbattutosi la notte scorsa sull’intero comprensorio tra la Valle Aniene e l’alta Ciociaria.

Il livello dell’acqua che ha inondato i campi circostanti è però inferiore a quella della precedenza esondazione. La Forestale di Filettino tiene sotto osservazione l’Aniene nel tratto tra Filettino e Trevi nel Lazio fino al confine con la provincia di Roma.

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