«Toglietemi l’auto, ma non il mio cane»

da Milano

L’annuncio è comparso su alcuni quotidiani: «Rhum», il cagnolino scomparso, «rubato a Casinalbo (Modena) con la Range Rover sport nera». Pur di ritrovarlo, la famiglia Ottomano è disposta a sborsare «una lauta ricompensa», anche cinquemila euro, perché lui, «meticcio bianco e marrone a pelo raso, con una cisti all’occhio destro», da dodici anni è come un figlio per i coniugi Maurizio e Sabrina, e come un fratello per la loro figlia, «che ha la stessa età di Rhum: sono cresciuti insieme».
Da quando qualcuno, il 12 luglio scorso, ha rubato il fuoristrada, portandosi via anche Rhum, per la famiglia modenese ogni giorno trascorre nella speranza di ottenere qualche notizia, almeno un indizio, una telefonata (il numero per le segnalazioni è 368-412205): «La polizia segue alcune piste, ci hanno detto che un cane è stato ripreso dalle telecamere di un’azienda non lontano da qui» racconta Maurizio Ottomano. Lui è sicuro che i ladri non si siano neppure accorti di Rhum: «L’avevo lasciato nella parte posteriore del fuoristrada, che è “nascosta” da una parete: l’avranno visto quando si sono fermati, magari per fare benzina». Rhum era «soltanto» un bastardino («l’abbiamo acquistato a una fiera, l’avevo “adocchiato” in negozio il giorno prima e mi ero già innamorato»), ma «capiva il linguaggio quasi alla perfezione» ed era il compagno quotidiano del capofamiglia. Maurizio Ottomano, infatti, è medico ed era abituato a girare con il suo cagnolino: «Lo portavo ovunque. Durante le visite, a volte, se c’era un parco nelle vicinanze gli dicevo: “Aspetta qui” e lui non si muoveva, non serviva neppure il guinzaglio. Purtroppo, al supermercato non poteva entrare e l’ho dovuto lasciare in auto. Non riesco a perdonarmelo: per quei quindici minuti in cui è rimasto da solo, ora non è più con noi». La figlia è disperata: «Vuole ritrovarlo a tutti i costi. Una sera è scappata di casa per andare a cercarlo, per fortuna l’abbiamo fermata poco dopo, mentre si dirigeva verso la stazione». Ottomano si è messo in contatto con veterinari e canili e «indaga» anche oltreconfine: si è spinto fino a Capo d’Istria e ha chiesto aiuto per pubblicare il suo avviso anche in Slovenia. La foto di Rhum già circola in Albania, dove la richiesta di aiuto è stata trasmessa anche via radio e stampata su volantini, oltre che pubblicata da quotidiani locali. «Sull’annuncio abbiamo scritto che la ricompensa è di cinquemila euro, ma la cifra, per me, non è un problema. Sono disposto anche a lavorare il triplo per un anno intero, pur di stare ancora con il mio Rhum».
L’auto, obiettivo dei ladri, per Ottomano conta nulla: «Non mi interessa.

Certo, a bordo c’erano molte cose, anche legate al mio lavoro, ma sono tutti oggetti e, quindi possono essere ricomprati - ricorda commosso -. Rhum veniva al mare con noi, aveva un bauletto apposta per viaggiare in motorino, lo portavo anche a sciare, in uno zainetto dietro le mie spalle. Il suo affetto è tutta un’altra cosa, nessuno ce lo può restituire».

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