Toh, la Sardegna ha più birra E compie pure un secolo...

Toh, la Sardegna ha più birra E compie pure un secolo...

È facile associare la birra alle brume irlandesi, alle insegne verdi dei pub e ai locali bui. A smentire il luogo comune però ci pensa la Sardegna, la regione d'Italia dove si bevono più bionde e dove si produce una birra che è diventata uno dei simboli dell'isola: l'Ichnusa, che il 17 aprile ad Assemini ha festeggiato i suoi cent'anni di vita.
Frank Zappa diceva che un Paese è veramente un Paese quando ha una compagnia aerea e una birra. Una flotta isolana ancora non c'è, ma la Sardegna la sua birra ce l'ha da un secolo e l'ha celebrata con uno spot d'eccezione firmato dal regista Alessandro D'Alatri: «Un film d'altri tempi” che racconta cento anni di storia e passione e che ha visto il debutto in anteprima il 20 aprile in tutta Italia. La presentazione è avvenuta nel birrificio di Assemini, fondato da Amsicora Capra nel 1912, che oggi vanta una produzione di 650mila ettolitri annui. Il minifilm, ambientato nel paese di Silanus ha coinvolto 200 comparse del posto e ha come protagonista la magia di antiche feste equestri e tradizioni sarde. E proprio la tradizione sarda, al centro dello spot, è il tratto tipico di un prodotto da sempre legato al territorio e alla sua storia. Non a caso D'Alatri, per raccontare la bionda sarda, si è affidato ai volti di comparse del luogo: «Per un film dedicato al centenario della birra Ichnusa, che quindi parla di una tradizione centenaria – ha spiegato - non utilizzare i volti, i sapori e la cultura espressa dagli abitanti del posto sarebbe stata un’assurdità e un torto all’identità del brand». Del resto il nome stesso della birra è strettamente legato alla Sardegna e alla sua conformazione: Ichnusa, l'antico nome della Sardegna, in greco significa impronta e si riferisce alla forma dell'isola che, secondo una leggenda, rappresenta la traccia del piede della divinità che l'ha creata.
Il procedimento di fabbricazione segue ancora le regole di una tradizione che affonda le sue radici lontano nel tempo, avvalendosi allo stesso tempo di un’evoluzione tecnologica che ne accresce le potenzialità. A bassa fermentazione, dissetante e moderatamente frizzante, ha una schiuma persistente, aderente e di grana fine, e lascia in bocca un leggero e piacevole sentore di luppolo.
Il primo birrificio di Ichnusa è stato fondato a Cagliari nel 1912 dall’imprenditore Amsicora Capra, la cui passione per il lavoro e per la terra d’origine hanno segnato il «dna» della bionda più amata di Sardegna. Ma la vera spinta innovativa si è manifestata a partire dal 1963, quando fu progettata la costruzione di un nuovo stabilimento ad Assemini, la futura area industriale di Cagliari. Affermatosi presto come uno tra i birrifici più moderni ed efficienti in Italia, è stato poi acquisito da Heineken Italia nel 1986.


Oggi per celebrare il secolo di vita, Ichnusa approda in tv e apre al pubblico le porte di casa sua con l'iniziativa «Chent'annos Open Days»: ogni primo venerdì del mese, da maggio a dicembre, sarà possibile visitare gratuitamente il birrificio per seguire tutte le fasi della produzione.

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