Con la tonica o nel Martini

Il distillato dei «Millennials»

È il distillato dei «millennials», talmente popolare da avere bar dedicati solo a esso. Il suo punto forte è la grande varietà degli aromi, che lo rendono elegante e perfetto per i long drink. Nasce (nei Paesi Bassi, anche se ora se ne producono ovunque, anche in Italia) dalla distillazione di un fermentato di frumento e orzo, ma il suo tratto tipico è quel mix di spezie, erbe e radici (i botanicals) che vi macera dentro. Tra cui le bacche di ginepro che danno nome al distillato.

Il più popolare dei long drink realizzati con il gin è il Gin Tonic: 4 parti di gin e 6 di acqua tonica (ce ne sono di ogni qualità) con l'aggiunta di lime o limone. Se ne realizzano oggi ricette le più varie, con l'aggiunta di fettine di cetriolo o di grani di pepe, ma gli esperti consigliano di non esagerare con le guarnizioni. Altri drink a base di gin il Negroni (con vermuth rosso e bitter), il Tom Collins (gin, succo di limone, sciroppo di zucchero e soda), oltre naturalmente al Martini (gin, vermuth dry, limone e l'inevitabile oliva).

Le due etichette che proponiamo sono il

Martin Miller's, prodotto in Inghilterra ma poi trasportato in islanda dove viene ridotto di grado con l'acqua dei locali ghiacciai, e il VII Hills (Sette colli), elaborato a Londra da tre italiani con erbe capitoline. Tiè.

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