Per Torino 2006 paghiamo ancora 144 milioni l’anno

Nel bilancio di previsione 2011 del ministero dell’Economia il programma di spesa per la salvaguardia di Venezia comprende anche gli interventi per le Olimpiadi invernali di Torino 2006. Le annualità quindicennali per questo capitolo ammontano a 144 milioni di euro. Significa che quest’anno lo Stato prevede di spendere tale cifra per le infrastrutture realizzate per consentire lo svolgimento dei Giochi. Che furono un successo - come molti eventi sportivi organizzati in Italia - ma a costi poco competitivi. Molte strutture realizzate per le Olimpiadi, infatti, sono state praticamente abbandonate terminata la kermesse. A inizio 2010 il trampolino per lo ski jumping di Pragelato, costato 34 milioni, era inutilizzato. La pista di bob di Cesana, costata 61,4 milioni, è finita nel mirino della Procura di Torino ed è chiusa da febbraio per motivi di sicurezza.

Ma grazie all’intervento della presidenza del Consiglio sono stati sbloccati 40 milioni di euro avanzati all’Agenzia Torino 2006 per consentire all’attuale gestore degli impianti di proseguire la propria attività trasformando le strutture in una «Coverciano della neve» per l’allenamento degli atleti azzurri degli sport invernali. Se non altro, pur a fronte di una spesa elevata, è stato evitato l’effetto «cattedrale nel deserto» di alcuni impianti realizzati per Italia ’90.

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