Tornano i magici Momix ballerini illusionisti con Milano nel cuore

L'immaginazione non invecchia quando sul palcoscenico salgono i Momix. I ballerini-illusionisti della celebre compagnia fondata trent'anni fa dal coreografo americano Moses Pendleton evocheranno ancora una volta il loro mondo surreale nel nuovo spettacolo Remix, caleidoscopico collage di pezzi storici e inediti, creati appositamente per questo compleanno festeggiato con un'altra tournée (al Teatro Nuovo da oggi - ore 20.45 - al 13 febbraio, info 02.794026, www.teatronuovo.it).
Paesaggi lunari, oggetti trasformisti, mostri alati, visioni extraterrestri: nulla mancherà in questo poetico quanto fantasmagorico viaggio, che parte dal primogenito spettacolo Momix classic per passare anche attraverso le metafisiche creature di Sun Flower Moon, gli insospettabili fiori del deserto di Opus Cactus dedicato al folklore indio-americano e le poetiche figurazioni di Passion, creato nel 1992 sulle musiche che Peter Gabriel compose per L'ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese, per arrivare infine al più recente Bothanica, rivisitazione del microcosmo naturale. «Ricordo come fosse ieri l'esordio dei miei Momix nel giugno del 1980 al Teatro Nazionale qui a Milano, che ha segnato l'inizio della nostra meravigliosa avventura», dice Moses Pendleton, classe 1949, ballerino del Vermont nel New England, con alle spalle una laurea in Letteratura inglese e un passato di sciatore di fondo, uno dei coreografi più innovativi e stravaganti in circolazione. Da allora, molte atmosfere si sono succedute sui palcoscenici di tutti i continenti dove i Momix ogni volta costruiscono tanti mondi paralleli, psichedelici, evanescenti, comunque affascinanti.
La compagnia prende il nome da un assolo ideato da Pendleton - al tempo membro dei Pilobolus Dance Theatre - per i Giochi Olimpici invernali di Lake Placid nel 1980, anno della nascita del gruppo (prima mondiale il 9 giugno, al Teatro Nazionale di Milano). Le dimensioni del gruppo hanno subito diversi mutamenti nel tempo, ma è rimasto intatto l'impegno a contribuire allo sviluppo dell'arte della danza sorprendendo il pubblico.

Oltre alle annuali apparizioni al Joyce Theatre di New York, la compagnia visita regolarmente i teatri di tutto il mondo, dove i Momix ogni volta costruiscono tanti mondi paralleli, psichedelici, evanescenti. Per soddisfare l'emozione di spettatori di ogni età e latitudine, che credono ancora nella forza straordinaria e struggente dell'immaginazione.

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