Lo chiamano «trafficking» il fenomeno della tratta di esseri umani ed è in allarmante crescita in tutto il mondo.
Tutti gli Stati, si può dire, ne sono toccati, o come paesi d'origine, o come luoghi di transito oppure come destinazioni finali di questi viaggi.
Su questo tema si terrà a Roma, il 25 marzo, un seminario nell'auditorium della Cassa nazionale forense (via Ennio Quirino Visconti), che s'intitola : «Trafficking, dalla parte delle vittime».
Questo evento formativo nasce dalla collaborazione tra l'UNICRI (United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute) e l'Unione forense per la tutela dei diritti dell'uomo (UFTDU).
Il seminario vuole essere il primo passo di un percorso di formazione ed informazione, che consenta una attiva partecipazione da parte del pubblico per poter confrontare le esperienze quotidiane e fornire stimoli per un maggiore approfondimento della materia.
L'UNICRI è stato creato nel 1968 per assistere gli Stati membri delle Nazioni Unite, le istituzioni e la società civile nella formulazione e attuazione di più efficaci strategie di contrasto ai fenomeni criminali.
L'Istituto è impegnatonel contrasto alla tratta da 10 anni, attraverso azioniconcertate che coinvolgono le istituzioni internazionali, in primo luogo l'ONU, nazionali e locali, oltre alla società civile.
Lo spirito di approccio globale e multidisciplinare al problema è rappresentato anche dal progetto «Preventing and Combating Trafficking of Minors and Young Women from Nigeria to Italy» (Prevenzione e lotta alla tratta delle minorenni dalla Nigeria verso l'Italia), finanziato dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Esteri .
Nell'ambito di questo progetto si sono svolti diversi seminari, rivolti ai diversi soggetti attivamente impegnati nel contrasto alla tratta.
L'incontro organizzato per marzo rientra in questo quadro e su di esso ha lavorato, come si è detto, anche L'Unione forense per la tutela dei diritti dell'uomo, il cui scopo è dal 1968 quello di diffondere la conoscenza delle norme interne e di carattere internazionale riguardanti la tutela dei diritti umani.
Sulla base dell' esperienza maturata nelle aule di giustizia, l'Unione insiste sull'importanza del peso che le norme internazionali, in particolare quelle rivolte alla tutela delle vittime, possono avere sul diritto interno.
Il processo penale «convenzionalmente» orientato consente oggi di porre sullo stesso piano vittima e autore del reato con guarentigie in un certo senso simmetriche: da un lato, la tutela della vittima, dall'altro, le garanzie difensive.
Diamo un'occhiata al programma del seminario.
Si comincia giovedì 25, alle 9,30, con la presentazione della giornata da parte di Fabrizio Nava, della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) del ministero degli Esteri.
Poi, interverrà Angela Patrignani, Responsabile UNICRI- Unità di contrasto alla tratta di esseri umani.
Seguirà la relazione di Mario Lana, Presidente dell' Unione forense per la tutela dei diritti dell'uomo
A questo punto inzierà la sessione dedicata al tema: la tutela della vittima trafficata, con gli interventi di Vito Mazzarelli, Vice-Presidente UFTDU su «La vittima di tratta nel processo italiano» ; Antonietta Confalonieri, Coordinatore della Sezione Umbria dell'UFTDU su «Profili internazionali di tutela delle vittime vulnerabili»; Lorenzo Trucco, Presidente dell'Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione (ASGI), su «Il soggiorno per motivi di protezione sociale ai sensi dell'art.18 del Testo Unico 286/98 relativo alla condizione del cittadino straniero: lineamenti dell'istituto e problematiche applicative».
Dopo la pausa pranzo, si aprirà il dibattito sugli aspetti positivi e problematici dei programmi di protezione sociale.
Parteciperanno Alessandra Donatelli Castaldo, Sezione Umbria - UFTDU; Stefania Alunni Breccolenti, Sezione Umbria - UFTDU; Enrica Casetta, Associazione Tampep Onlus.
La partecipazione all'evento è gratuita e fornirà crediti formativi da parte del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma.
La domanda di iscrizione, in forma libera, dovrà essere presentata entro il 20 marzo esclusivamente via mail all'indirizzo: info@unionedirittiumani.it.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.