Traffico, rivoluzione via cellulare: Gli sms ci faranno evitare le code

Addio alle code nel traffico e alle attese infinite nelle stazioni di treni e metropolitane. Grazie al progetto Motus di Fondazione Politecnico e Atm, un sms suggerirà percorsi alternativi personalizzati permettendo ad automobilisti e passeggeri dei mezzi pubblici di arrivare a destinazione nel modo più semplice e veloce possibile. Utilizzando le nuove tecnologie non soltanto per snellire la circolazione urbana e facilitare la vita quotidiana di milanesi e pendolari, ma soprattutto per trovare una soluzione alle emergenze come quella creata nei giorni scorsi dalla neve. Come sottolinea Giampio Bracchi, presidente della Fondazione Politecnico, «i segnali Gps di Tom Tom e cellulari, le telecamere di Ecopass e le spire posizionate sotto l’asfalto saranno utilizzati per calcolare il numero di auto e persone presenti in un determinato punto della città. In modo da sapere esattamente in quali strade il traffico è intasato e in quali è scorrevole. Fornendo così agli automobilisti intrappolati nelle code informazioni sulle vie secondarie utilizzabili come alternative».
La novità dell’iniziativa, che non esiste in nessun altro Paese del mondo e che è in fase di studio solo in Svizzera e Olanda, consiste nel fatto che saranno prese in considerazione tutte le possibili fonti di dati sulla mobilità. Dagli operatori delle telecomunicazioni, ai varchi Telepass e Viacard e ai tornelli del metrò. E soprattutto, come sottolinea il project manager della Fondazione Politecnico, Daniele Bignami, «oltre agli automobilisti, il servizio riguarderà tutto il sistema integrato dei trasporti: utenti dei mezzi pubblici, pedoni e ciclisti. A ciascuno saranno fornite informazioni in tempo reale non solo sul percorso più rapido, ma anche se sia più conveniente compierlo in macchina, treno, metropolitana o mezzi di superficie». Una soluzione ideale per evitare che le nevicate record come quella di quest’anno mandino in tilt la mobilità milanese. «Poniamo che un pendolare ogni mattina prenda un certo treno, che però per le abbondanti precipitazioni è stato soppresso - esemplifica Bracchi -. Grazie alle informazioni che ci ha fornito al momento della registrazione, saremo in grado di avvertirlo con un messaggino prima che esca di casa, suggerendogli di prendere un treno diverso da una stazione vicina. Moltiplicato per alcune migliaia di persone, questo vorrebbe dire evitare che la ressa creata dai viaggiatori diventi insostenibile».
Ma non è l’unica possibile applicazione di Motus. «Un altro esempio è un’interruzione imprevista sulla linea della metrò, che se si verifica alle sei di sera può creare seri problemi alla città - osserva Bignami -. Se chi deve rincasare è avvertito in anticipo che per 40 minuti la sua linea non funzionerà, può utilizzare quel tempo per fare shopping e arrivare in stazione puntuale per la prima corsa utile. Risparmiandosi così ressa, gomitate e spintoni». Il progetto coinvolgerà infine anche i turisti in visita a Milano, fornendo loro informazioni su come usufruire al meglio delle opportunità offerte dalla città. «Non sarà necessario avere cellulari di nuova generazione, tutto avverrà con un semplice sms - ricorda Bignami -. Ma per chi avrà telefonini più sofisticati sarà possibile ricevere anche mappe parlanti e ologrammi tridimensionali».

«L’ente capofila è Telecom Italia, ma tra i 20 partner ci sono anche Palazzo Marino e l’Agenzia per la mobilità milanese, mentre il ministero per lo Sviluppo economico fornirà i finanziamenti - conclude Bracchi -. L’intero progetto costerà circa 30 milioni di euro per il cervellone centrale e alcuni milioni per gli strumenti accessori».

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