Catturare la CO2 dallo scarico del tubo di scappamento e dagli oli esausti delle nostre autobomili per utilizzarla nelle serre per la lavorazione degli alimenti: non è fantascienza ma è quello a cui potremmo assistere nel prossimo futuro in un mondo che cambia trainato dalla transizione energetica.
Come funziona
L'intera operazione richiede ottimizzazione, simulazione al computer e progettazione: è l'obiettivo pubblicato su una rivista specializzata dove i ricercatori spiegano dettagliatamente tutti i processi che porterebbero alla trasformazione della CO2 che da dannosa diventerebbe utile. "CO2e la cattura dell'acqua dallo scarico richiedono un raffreddamento tempestivo e cicli rapidi di assorbimento/desorbimento. Gli ingegneri chimici, meccanici e di scienza dei materiali devono lavorare per sviluppare i pezzi necessari per completare il puzzle". Il meccanismo si sta studiando ma, secondo gli scienziati, "potrebbe essere disponibile realisticamente nel giro di un decennio".
Concimazione dai gas di scarico
Diciamo che sembra impossibile, al solo pensiero, ma dai tubi di scappamento delle auto potrà essere avviato un processo che porta alla "concimazione carbonica", tecnica di arricchimento dell'atmosfera che ha due scopi: "compensare le fluttuazioni di concentrazione della CO2 dovute all'utilizzo da parte delle piante e alla naturale variabilità atmosferica e incrementare la concentrazione della CO2 all'interno della serra al fine di ottimizzare e accelerare la reazione di fotosintesi", come viene ben spiegato su Agronotizie. In pratica, in una classica serra dalle medie dimensioni, dopo alcune ore di esposizione al sole la CO2 si riduce di oltre la metà rispetto a quella presente in atmosfera. Da qui c'è un rallentamento della fotosintesi e una minor resa del raccolto. "Sfruttarla, trasformando i prodotti della combustione dei motori in composti utili all'agricoltura e alla supply chain (catena di approvvigionamento, ndr) del cibo - scrivono gli ingegneri - potrebbe permettere uno sviluppo davvero sostenibile dell'agricoltura urbana intensiva".
Come si fa a prendere CO2 dalle auto
Ma come si fa ad avviare il processo dalle nostre automobili? Il team propone di integrare un sistema di liquefazione e stoccaggio della CO2 così da far raffreddare il gas serra sarebbe con uno strumento chiamato scambiatore di calore per poi passare alla fase due di compressione da da gas a liquido così da immagazzinarlo più facilmente. Tutta l'energia che farà funzionare questo ciclo sarà data dal calore del motore che, invece di disperdersi nell'ambiente, sarebbe utilizzato come mai fino ad ora. L'anidride carbonica finirebbe all'interno di un recipiente pronta per essere svuotata nei centri di raccolta specializzati o magari utilizzata in una serra.
"Anni fa non pensavamo di poter avere un condizionatore all'interno dell'auto", afferma un ricercatore a Repubblica. "Il nostro è un device del tutto simile e può fare il suo lavoro anche se alloggiato in spazi molto stretti, implementato nel motore". Se si riuscisse al eliminare una parte di quelle 3,2 miliardi di tonnellate di CO2 delle auto che ogni anni vengono liberate in atmosfera e utilizzarla per far crescere e sviluppare frutta e verdura, sarebbe uno dei più grandi passi in avanti verso la piena realizzazione della transizione ecologica. Come sottolineano le autrici, l'impatto di una tecnologia del genere su larga scala sarebbe enorme.
La domanda è enorme perché per ogni chilo di ortaggi sono necessari 2,81 Kg di CO2 e 22 litri d'acqua ma entrambi i componenti (anidride e vapore acqueo) sono tra i composti principali dei tubi di scappamento. Quale modo migliore, seguendo l'ingegno umano, per utilizzarli al meglio?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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