«TREBISONDA», UNA FESTA PER RAGAZZI

Dai e dai, a furia di prove e aggiustamenti, la cosiddetta «tv dei ragazzi», quella che una volta si chiamava così senza bisogno di chiedersi chi fossero e cosa volessero i «ragazzi», sta acquisendo un minimo di ordine e di struttura ben definita. L'esperimento varato quest'anno da Trebisonda (dal lunedì al venerdì su Raitre, ore 15) ne è l'esempio più concreto ed è quello che finora sembra dare le maggiori garanzie di affidabilità. Lo è non solo per l'azzeccata scelta della conferma della fascia oraria e per la durata del programma (due ore paiono la giusta misura), ma soprattutto per la varietà dell'offerta proposta da questo contenitore: prendendo a prestito e spunto la formula della sit-comedy, con tanto di personaggi fissi coordinati dal conduttore Danilo Bertazzi (meglio noto come Tonio Cartonio) nelle vesti di gestore di una allegra agenzia di servizi, Trebisonda propone ogni giorno al suo interno cartoon, telefilm, documentari, il consolidato appuntamento della Melevisione, il telegiornale Gt ragazzi, e all'occorrenza diventa anche un aiuto concreto per i compiti a casa, dà consigli per l'organizzazione delle feste, fino ad assumere senza invadenza e con un certo tatto il ruolo di baby sitter. In più, offre anche la possibilità di scaricare da Internet la puntata del giorno. Il tutto proposto con attenzione verso il linguaggio, senza pericoli di farsi sfuggire un cartoon violento e in un'atmosfera giocosa e non forzata. Così strutturato, l'appuntamento quotidiano per ragazzi va incontro a un'esigenza di stabilità e ricchezza di contenuti, binomio non facile da raggiungere in anni in cui la programmazione per ragazzi si è allargata, anche grazie alla Tv satellitare, di svariate opportunità, dando però luogo a una massiccia deregulation, a una serie di offerte non facilmente controllabili. Oggi la Tv riservata ai ragazzi inizia la mattina presto e finisce la sera, con una quantità di stimoli e di possibilità di visione che mette talvolta a dura prova la volontà dei genitori di consentire ai ragazzi una visione improntata alla «modica quantità». Sotto questo profilo, Trebisonda si colloca in una dimensione di equilibrio, avvicinandosi alla durata quotidiana della Tv dei ragazzi degli anni 60 e alla collocazione pomeridiana nella quale fu pensata quando nacque.

È anzi probabile che, nel prossimo futuro, la competizione tra canali e programmi destinati ai ragazzi si giocherà non solo sull'affidabilità dei contenuti, tali da tranquillizzare i genitori, ma anche sulla loro saggia spalmabilità in orari che evitino discussioni ed eccessive «contrattazioni» con i figli. In questo senso, Trebisonda parte con un certo vantaggio e una rendita di posizione che può già fare la differenza.

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