Treni, torna il bonus per i pendolari

In tanti avevano perso le speranze e sul rimborso per il ritardo del treno non ci contavano più. Invece il risarcimento arriverà. Da dicembre i pendolari delle linee ferroviarie più critiche verranno rimborsati per i disagi subiti nel 2008 e nel 2009. L’importo è stato forfettizzato e si va da un minimo del 20 per cento del valore dell’abbonamento mensile a un massimo che corrisponderà all’intero valore della tessera. E da gennaio 2010 torna regolarmente il bonus pendolari: se le ferrovie sgarrano per orari, servizio e qualità, i pendolari hanno diritto a ricevere un rimborso. Che verrà trasformato in uno sconto sull’abbonamento mensile (20 per cento) o annuale (10 per cento) per quelle linee che non rispetteranno gli standard di puntualità e di soppressioni delle corse fissati.
È una delle novità più rilevanti contenute nei contratti di servizio con Trenitalia e LeNord che la giunta regionale ha approvato. I contratti di servizio hanno durata di sei anni (2009-2014) e un valore di 267 milioni per Trenitalia e 76,9 milioni per LeNord. Impongono un miglioramento della qualità del trasporto, che sarà puntualmente misurato con una serie di indicatori.
La Regione sostiene questo passo avanti assicurando 110 milioni di risorse in più. E sarà vigile, vigilissima. Per ora i risultati del nuovo contratto di servizio si vedono: sono 249 le corse giornaliere in più introdotte con il nuovo orario invernale. «È un grande salto di qualità. L’obiettivo che volevamo raggiungere - sottolinea il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni - è un deciso miglioramento del servizio per i pendolari, 500mila lombardi che ogni giorno si spostano su ferro nella nostra regione». «Mi ero preso l’impegno - afferma l’assessore Cattaneo - di non lasciar cadere il tema del mancato pagamento dei bonus. La soluzione individuata è il segno di un’attenzione che Regione Lombardia ha voluto mettere in campo nella contrattazione con l’azienda ferroviaria che era venuta meno a quanto dovuto». Anche il Pd approva i rimborsi finora negati ai pendolari e, per bocca del consigliere regionale Stefano Tosi, li definisce «sacrosanti». Per dare un giudizio definitivo, però, l’opposizione aspetterà di conoscere i meccanismi di erogazione dei risarcimenti.

Pur giudicando positivi i parametri fissati nel nuovo contratto di servizio, Tosi sostiene ci sia «poca chiarezza sulla trasparenza. Chi farà le rilevazioni di puntualità e di qualità? I dati saranno disponibili agli utenti, com’era fino ai primi mesi di quest’anno? Su questo attendiamo risposte precise».

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