Il tribunale a «Primocanale»: mille euro ogni insulto alla Rai

Piero Pizzillo

Il tribunale civile (presidente Marchesiello, giudici Vidali e Castiglione) ha diffidato l’emittente televisiva Primocanale. Guai a parlar male della Rai. Se lo farà, per ogni violazione dovrà pagare una penale (multa) di 1000 euro. Nell’ordinanza è detto testualmente che «si inibisce l’uso nell’ambito delle proprie trasmissioni, e la diffusione, di espressioni provenienti da terzi - raccolte via telefono, posta elettronica o con qualsiasi altro mezzo - offensive e idonee a ledere il decoro e la reputazione professionale della Rai o dei suoi dipendenti».

In poche parole il tribunale, pronunciandosi in sede d’appello in relazione alla nota querelle sollevata dalla Rai «circa la «campagna mediatica di Primocanale, denigratoria e ingannevole, ha stabilito che il giudizio dato sul servizio Televideo di Rai 3 non ha carattere denigratorio nè diffamatorio, mentre, per quanto rigurda le telefonate e i messaggi dei telespettatori, «l’editore risponde delle espressioni offensive o diffamatorie di terzi, veicolate in trasmissione».

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