Non se le sono mandate a dire. Alessandro Rico, giornalista della Verità, e Piero Sansonetti, ancora per qualche giorno direttore del Riformista fino al cambio della guardia con Matteo Renzi. Durante l'ultima puntata di Quarta Repubblica, oltre che dello stupro avvenuto all'ombra della festa dell'Unità di Bologna, si è ampiamente discusso anche del caso Soumahoro: la famiglia del deputato con gli stivali è oggetto delle indagini della procura di Latina che contesta l'uso dei fondi statali incassati per l'accoglienza dei migranti. Accoglienza che, a detta di chi ci lavorava, tutto sembrava tranne che al livello di decenza richiesto dallo stesso Soumahoro nel trattamento dei migranti.
Secondo Sansonetti, il deputato ex Alleanza Verdi Sinistra e attualmente al gruppo misto, sarebbe "innocente al 100 per 100", come scritto nel titolo di prima pagina del Riformista, visto che la procura non gli contesta alcunché. Le eventuali colpe della moglie e della suocera, è il ragionamento del giornalista, non si possono addebitare a Soumahoro. Comprensibile, ovviamente. E nessuno ha mai sostenuto che nei comportamenti del deputato vi fossero rilievi penali. Ma come ha fatto notare Toni Capuozzo, qui è un problema di credibilità politica: come puoi venderti come il difensore degli ultimi, degli sfruttati e dei migranti se nella cooperativa a te più vicina non ti accorgevi di quanto stava succedendo?
In diretta Rico ha portato una fotografia per dare maggior forza alla sua tesi. "Ti faccio vedere - dice rivolto a Sansonetti - qui c'è un giaciglio di fortuna dove dormiva uno di quei 'fratelli neri' ospitati nelle strutture della famiglia Soumahoro".
"Il punto è questo - sostiene il giornalista della Verità - Soumahoro andava ovunque a dire che gli italiani sfruttavano i migranti e che bisognava aiutarli, ma poi aveva in casa sua la gente che li teneva sotto le scale in un giaciglio di fortuna". L'obiezione fa infuriare Sansonetti, che arriva ad accusare di "fascismo" il collega della Verità. "Dategli una camomilla - ribatte Rico - Non hai digerito l'abbacchio, fammi finire". La rissa è servita.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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