Ma Vendola è drogato?

Ma Vendola è drogato?

Silvio Berlusconi ie­ri, uscendo dalla riunione europea sulla crisi libica, ha liquidato i giornalisti con una battuta: chi governa deve fare, non chiacchiera­re. Pochi minuti prima ave­va ottenuto ciò che l’Italia voleva, cioè che il coman­do dell­e operazioni milita­ri passasse dalla Francia al­la Nato. La grande Francia è uscita scornata, una sconfitta che ai cugini brucia più della finale dei Mondia­li di calcio del 2006.
Il concetto del misurar­si con il fare appartiene a pochi, e tra questi non c’è certo Ni­chi Vendola,
il governato­re della Puglia che ieri in vi­sita a Milano ha dato dei mafiosi a tutti i lombardi e in particolare a chi si occu­pa di sanità. Formigoni non è stato a guardare, o meglio, a sentire. Con uno slancio inedito, ha manda­to più che a quel Paese il collega pugliese: è un mise­rabile drogato. Parole san­te, roba da applauso.
Ci sarebbe poco da ag­giungere, se non che Ven­dola è proprio il prototipo del politico a parole. Nono­stante i pugliesi siano gen­te straordinaria, la Puglia modello Vendola è la Re­gione peggio messa d’Ita­lia in quanto a debiti, clien­tele, trasparenza ed effi­cienza. Soprattutto in cam­po sanitario. Tanto che se un pugliese ha problemi di salute seri va a curarsi negli ospedali della Lom­bardia. L’unica cosa che Vendola ha fatto è di riapri­re l’ospedale del suo paese
natio, così, tanto per ac­contentare parenti e ami­ci. Per il resto della sanità di quelle parti si è parlato molto ma per tangenti, truffe, scambio escort-ap­palti.
In quanto alla mafia è ve­ro, in Lombardia ce ne è troppa. Detto che la mafia, per definizione, va dove ci sono i soldi, il fatto è che a Milano, a differenza di quanto av­viene al Sud, non attacca. Non nel tes­suto sociale, non nelle isti­tuzioni. Cer­to, padrini e picciotti sali­ti dal meri­dione fanno danni, ecco­me. Ma per tutti sono il nemico. Qualcuno di questi signori si sarà an­che infiltrato negli ospeda­li, ma ciò non ha impedito ai medici di mantenere le strutture a livello di eccel­lenza europea. In Lombar­dia i mafiosi non godono di reti di protezione tra i cit­tadini, quando li arresta­no i vicini di casa applau­dono i poliziotti, non li in­sultano e minacciano co­me spesso accade al Sud. In Lombardia la mafia la si combatte tutti in modo semplice: andando a lavo­rare ogni mattina, portan­do i risparmi in banca e non altrove, chiamando le istituzioni e non altri quan­do si ha un problema.

Po­ver­o Vendola e povera sini­stra che alle imminenti ele­zioni comunali di Milano contrappone alla Moratti proprio un uomo, politica­mente parlando, di Vendo­la. Scherzi delle primarie, e della natura.

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