Mare, montagna, beni culturali. Storia, leggenda, mito. L’Italia è un ricco mosaico di tutto questo. E accanto alle mete turistiche più tipiche, esistono strade ugualmente battute ma il cui fascino svela l’insolito, lo strano, il bizzarro.
Queste strade portano da Nord a Sud e viceversa, isole comprese. A volte le mete insolite sono davvero molto conosciute, come Civita di Bagnoregio, la “città che muore” in provincia di Viterbo e che tra l’altro ha dato i natali a Bonaventura da Bagnoregio, uno dei principali fautori dell’“itinerarium mentis in Deum” (ovvero la filosofia francescana del viaggio della mente verso Dio). Altre mete sono invece più moderne o contemporanee, come l’eremo di Vincent Brunetti a Guagnano, trionfo del kitsch come espressione d’arte postmoderna.
Giardino dei Tarocchi a Capalbio
Questo viaggio attraverso l’insolito parte da Pescia Fiorentina, frazione di Capalbio, dove si trova il Giardino dei Tarocchi, un sito artistico che contiene coloratissime statue ispirate agli arcani maggiori dei tarocchi, create dal franco-statunitense Niki de Saint Phalle, che si è ispirato alle architetture ipnotiche di Antoni Gaudì e al cosiddetto Parco dei Mostri di Bomarzo. Vi si accede con prenotazione, sul sito tutte le info.
Gole dell’Alcantara
Dalla bellezza creata dalla mente e dalla mano dell’uomo a quella realizzata dalla natura. Le gole dell’Alcantara sono un luogo in cui poter fare alcuni sport all’aperto come il rafting, oltre che le escursioni. Si tratta di una sorta di canyon naturale con pareti a picco scavate dall’acqua su un corpo lavico, acqua che proviene dal fiume Alcantara, che solca l’omonima valle in Sicilia. L’accesso è consentito, attraverso prenotazione, tutti i giorni dalle 8.30 alle 17.
Lame rosse a Fiastra
Una delle attività molto amate dagli escursionisti è il cosiddetto itinerario delle Lame Rosse di Fiastra nelle Marche. Si tratta di un percorso di 7 chilometri che si snoda lungo delle formazioni rocciose naturali di colore rossastro, anche queste spesso a picco ma sul terreno e non sull’acqua.
Lago di Tovel
Si prosegue con le bellezze naturali: il lago di Tovel in Trentino è davvero sorprendente, un gioiello incastonato tra alberi e monti formatosi a seguito dell’ultima glaciazione, a un’altezza di oltre 1.000 metri sul livello del mare. L’acqua è di un color verde meraviglioso, ma in passato l’acqua diventava di un suggestivo rosso a causa di un’alga. La cosa interessante è infatti che questo lago possiede un’ecosistema con una peculiare fauna e microfauna.
Castello di Rocca Calascio
È conosciuto come il castello di Ladyhawke ed è considerato uno dei più suggestivi al mondo. Quella di Rocca Calascio in Abruzzo è una fortificazione medievale - voluta forse da Ruggero II d’Altavilla nel II secolo e realizzata altrettanto probabilmente su una precedente struttura di epoca romana. Non aveva solo funzione militare, ma rappresentava una sorta di collegamento per le comunicazioni sul territorio e inoltre, come spesso accadeva ai castelli medievali, era il simbolo del potere del signore locale. Per le info si deve contattare il Comune di Rocca Calascio.
Abbazia di San Galgano
È visitabile in orari differenti in base alle stagioni, ma sul sito ufficiale è indicato tutto ciò che c’è da sapere. Nei pressi di Siena si trova l’abbazia di San Galgano, che risale al XIII secolo o forse un po’ prima. Si tratta di una struttura priva di tetto, ma la sua architettura è ben visibile e tutelata. L’abbazia è legata al mito della “spada nella roccia”, quella inserita nel terreno del vicino colle di Montesiepi dallo stesso san Galgano e ancora visibile poiché protetta in una teca trasparente.
Labirinto di Arianna a Castel di Lucio
A Castel di Lucio, in provincia di Messina, si trova invece il Labirinto di Arianna, una struttura che si ispira alla vicenda mitologica del labirinto di Cnosso che Teseo riuscì a sciogliere con l’ausilio del filo di Arianna. Il labirinto messinese è un’opera d’arte “calpestabile” - nel senso che vi si può accedere per cercare di sciogliere a propria volta il rebus come Teseo - ed è stata realizzata da Italo Lanfredini.
Lago di bauxite a Otranto
Molto conosciuto poiché incredibilmente instagrammabile: il lago nella cava di bauxite in località Orte a Otranto è accessibile sempre, ma naturalmente, trattandosi di un sito naturale, è meglio farlo quando c’è la luce del sole. È interessante perché si tratta di un lago dalle acque tendenti al color ottanio circondate da una rena rossa che prende la sfumatura dalla bauxite, elemento che vi si trova in grandi quantità. Sembra un paesaggio extraterrestre, ma niente paura: ci si trova davvero a poca distanza dalla città.
Lago di Resia
In provincia di Bolzano si trova il lago artificiale di Curon Venosta, noto come lago di Resia. Da sempre abbastanza conosciuto - ma la sua notorietà è cresciuta grazie a una serie Netflix - è particolare perché dalle acque emerge il campanile della chiesa bassomedievale di Santa Caterina d’Alessandria. La zona fu sommersa dalle acque per la produzione dell’energia idroelettrica a partire dal 1939.
Sacro Bosco a Bomarzo
Conclude questo viaggio nell’insolito il Sacro Bosco di Bomarzo: il biglietto intero costa 10 euro ma ci sono agevolazioni e gratuità per alcune categorie. La prenotazione è obbligatoria e il parco in provincia di Viterbo è aperto dalle 8.30 alle 19.
Si tratta di una villa che contiene tantissime sculture spaventose e grottesche, realizzate da Pirro Ligorio su commissione di Pier Francesco Orsini nel XVI secolo. L’itinerario all’interno del parco nascondeva alcuni rebus, ma le statue furono spostate dal loro assetto originario e quindi oggi è il mistero è impossibile da risolvere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.