La cappella degli Scrovegni a Padova, in Veneto, porta in dono la bravura artistica e la modernità di Giotto. Un tempo luogo privato oggi è visitabile su prenotazione in qualità di museo civico, vanta una struttura ancora perfettamente conservata. Dal 2021 è parte integrante del patrimonio mondiale dell'Umanità Unesco, nella lista dei cicli di affreschi del XIV secolo di Padova. Luogo di culto e anche di interesse culturale, la cappella degli Scrovegni è considerata un vero capolavoro, espressione dell'arte del '300 ma anche vero momento di svolta dal punto di vista stilistico.
Una storia antica
Immersa tra i ruderi dell'antica arena di Padova, la cappella degli Scrovegni vede probabilmente la nascita tra il 60 e 70 d.C. Intorno al XIV secolo una ricca famiglia padovana di banchieri e usurai, gli Scrovegni, riuscì ad acquistare da un nobile decaduto, Manfredo Dalesmanini, tutta l'area dell'antica arena: compresa la struttura della cappella. Nello stesso spazio fecero costruire anche il loro palazzo, adibendo la cappella a oratorio privato e successivamente a mausoleo della famiglia, dedicato alla Vergine annunziata. Come da indicazione di Enrico Scrovegni, in memoria e ricordo dell'anima del padre Reginaldo, che lo stesso Dante Alighieri nominò nella Divina Commedia, in qualità di usuraio e spedendolo nel diciassettesimo girone dell'Inferno. La struttura della cappella appare molto semplice e dalle linee pulite, con una trifora gotica sulla facciata, un ambiente unico al suo interno e con un presbiterio finale dove è presente il sarcofago di Enrico Scrovegni.
Ciò che rende unica questa piccola cappella è l'alta presenza di affreschi e pitture a opera di Giotto, che seguì anche i lavori legati alla parte muraria della stessa struttura. Mentre a Giovanni Pisano vennero commisionate tre statue in marmo per l'altare, raffiguranti la Madonna con Bambino tra due diaconi. Emblema e simbolo della famiglia Scrovegni, del potere politico del capostipite sia a Padova che nel resto d'Italia, la piccola cappella giunge fino a noi quale testimonianza dell'arte di Giotto e della sua capacità di rinnovamento. Le sue arti erano già ben note all'epoca, ma la cappella degli Scrovegni segna un punto di svolta dall'arte bizantina in favore di uno stile più naturale con tecniche di pittura innovative per quel periodo.
Cappella degli Scrovegni, il Giudizio Universale secondo Giotto
Punto di riferimento per il mondo dell'arte, la parte pittorica della cappella degli Scrovegni è un chiaro esempio di perfezione e maniacalità decorativa. Di forte innovazione e grande sperimentazione, negli anni si è trasformata in esempio e ispirazione per molti artisti, anche per lo stesso Michelangelo Buonarroti. Per realizzare gli affreschi della cappella Giotto impiegò solo due anni, lavorando per circa 24 ore al giorno, con il supporto di una quarantina di collaboratori e utilizzando un ponteggio mobile. Sui muri sono rappresentate le storie di Anna e Gioacchino, di Maria, di Gesù, le Allegorie dei Vizi e delle Virtù e Il Giudizio Universale. Il tutto realizzato con l'impiego di tecniche pittoriche nuove, quali la prospettiva e la pittura a olio, particolarmente difficile da realizzare per l'epoca tanto da anticipare la tecnica di circa 40 anni. Ben rappresentata nell'affresco del Battesimo di Cristo attraverso la figura della colomba.
Uno stacco radicale dall'arte bizantina del periodo, verso una pittura più naturale ed espressiva. L'obiettivo era quello di sollecitare chi entrava nella cappella a meditare sul sacrificio in favore del bene dell'umanità. Per questo, per rappresentare degnamente i racconti, l'artista si ispirò e documentò attraverso molti testi agostiniani. La cappella è decorata su tutte e quattro le sue pareti, gli affreschi sono divisi in quattro fasce dove sono presenti i pannelli con le varie storie dei personaggi principali. Questi sono disposti seguendo la conformazione asimettrica della struttura, con sei finestre solo su un lato. I decori prendono vita dalla lunetta sull'Arco Trionfale, con Dio che chiede all'arcangelo Gabriele di cancellare la colpa di Adamo, per poi proseguire con le storie di Gioacchino e Anna, con la cacciata del primo dal tempio. Per poi giungere al Giudizio Universale dove è rappresentato lo stesso Scrovegni mentre offre a Cristo in gloria la cappella edificata. Sulla parete di fronte si prosegue con le storie di Maria e di Gesù, mentre come elemento decorativo sopra uno zoccolo sono rappresentate le figure allegoriche dei sette Vizi e delle sette Virtù.
A conclusione del tutto vi è la volta completamente dipinta di blu con stelle a otto punte, simbolo dell'infinito e dell'ottavo giorno ovvero il tempo di Dio. Nei tondi presenti, testimonianza degli otto pianeti, sono dipinti i sette grandi profeti dell'Antico Testamento e Giovanni Battista, mentre nei due grandi soli Dio e la Madonna con il bambino. Le immagini appaioni più naturali, vere, anche grazie alla tecnica della prospettiva. Nonostante l'innegabile solennità delle stesse vi è spazio per l'espressività dei gesti e degli sguardi, che comunicano intimità anche dell'anima. La cappella degli Scrovegni è anche un esempio di architettura ragionata, infatti le finestre sono state distribuite con consapevolezza in modo asimmetrico per permettere alla luce di filtrare seguendo il ciclo delle stagioni. Inoltre sono presenti dei piccoli fori che permettono di illuminare parti precise di alcuni affreschi, specialmente durante le festività dedicate alla Madonna e per Natale quando la luce dalla porta giunge sull'altare fino all'immagine della Natività. Inoltre nell'affresco dedicato all'adorazione dei Magi è presente una misteriosa stella cometa, non l'immagine consueta con le punte ma una più realistica legata al passaggio della cometa di Halley, e probabilmente osservato dallo stesso Giotto.
Informazioni utili per visitarla
La visita della cappella degli Scrovegni dura circa trenta minuti divisi in due momenti, i primi quindici si deve sostare nella sala di compensazione del Corpo Tecnologico Attrezzato di Accesso alla Cappella degli Scrovegni, in difesa delle opere e del grande lavoro di restauro messo in atto nel 2001. Gli altri 15 minuti sono dedicati alla visita stessa, che si può effettuare in modo autonomo o con il supporto di una guida da prenotare prima online. La cappella degli Scrovegni è visitabile dalle ore 9.00 alle 19.00 con un ingresso massimo di 25 persone ogni 15 minuti. I biglietti dal martedì alla domenica includono anche la visita ai Musei Civici degli Eremitani e a Palazzo Zuckermann.
Mentre in alcuni momenti dell'anno è visitabile durante le ore serali, in concomitanza con l'evento Giotto sotto le stelle. Il prezzo del biglietto è di 14 euro, ridotto 10 euro, ridotto speciale 6 euro e per le scuole 5 euro. Si può prenotare la visita attraverso il sito.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.