Viaggio fra i «segreti» di Leonardo da Vinci

Nelle pagine, visibili a rotazione, anche gli studi dell’artista per il Duomo, una serie di caricature e un elenco di vocaboli a cui attingeva. Da via Mercanti al Castello un percorso visivo per guidare il pubblico

Luciana Baldrighi

Non c’è dubbio che uno degli eventi artistici da non perdere di questa stagione sia la mostra sul Codice di Leonardo da Vinci, meglio noto come Codice Trivulziano, esposto eccezionalmente per due mesi nella Sala delle Asse del Castello Sforzesco restaurata come l’intero maniero ma con un particolare occhio di attenzione dall’architetto Luca Beltrami. Fu Beltrami stesso a scoprire nell’ex caserma spagnola - che ridusse a macerie la dimora dei Signori di Milano, gli Sforza e i Visconti - gli affreschi e i disegni di Leonardo.
Dal 23 marzo, serata d’inaugurazione organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune e dalla sovrintendenza del Castello (in collaborazione con la Trivulziana, le Civiche raccolte d’arte, Unicredit e Navigli Lombardi) fino al 21 maggio il prezioso Codice Trivulziano sarà esposto insieme alla produzione libraria manoscritta e a stampa della Milano sforzesca, importante per la ricostruzione storica e per meglio approfondire le linee fondamentali della Biblioteca milanese del genio di Leonardo. A partire dagli anni in cui si trasferì a Milano.
Il 2006 coincide con il quinto centenario del ritorno di Leonardo nel capoluogo lombardo: era il 1505 e l’artista vi rimase fino al 1513. Con i fondi delle biblioteche Trivulziana e della Laurenziana di Firenze sarà proposta la ricostruzione della «raccolta di Leonardo» ricomposta sulla base dei tre elenchi di libri stilati dallo stesso artista nei suoi appunti manoscritti.
Nella Sale delle Asse si potranno così ammirare codici miniati sforzeschi, incunaboli e cinquecentine che faranno da corollario al prezioso manoscritto, conservato alla Trivulziana insieme al Codice Atlantico. Custodito alla Biblioteca Ambrosiana. è uno dei pochi e unici codici leonardeschi conservati nella città lombarda che lo ospitò per vent'anni.
Il Codice Trivulziano raccoglie disegni e note del grande artista realizzati tra il 1487 e il 1490. Oltre a un elenco di 80mila vocaboli - preziosa testimonianza sul lessico dotto del tempo e sulle fonti utilizzate da Leonardo - sul quale è stata fatta una nuova analisi filologica. Le pagine saranno esposte a una a una e confrontate con i testi del genio. Oltre alle liste lessicali, le pagine di questo prezioso Codice racchiudono disegni spettacolari, originali e note con una serie infinità di caricature, studi per il Duomo di Milano, disegni per la preparazione dell'arte militare. Le pagine più suggestive e significative dell'originale di Leonardo,saranno visibili a rotazione per motivi che possiamo immaginare.
Non è un caso che la Sala delle Asse ospiti la mostra perché, come accennavamo sopra, conserva alcuni affreschi di Leonardo. La decorazione pittorica della volta fu commissionata da Ludovico il Moro e progettata dal Maestro che ideò un complesso sistema decorativo: rami in fiore, sedici alberi fittamente intrecciati ai quali si annoda una corda d'oro. Questa decorazione rarissima non è altro che una composizione naturalistica ricca di sofisticati rimandi, rebus‚ profondi significati simbolici e indicazioni politiche. E così ricca di bellezza non può che racchiudere anche ammirazione nei confronti del principe di Milano.
Per consentire una migliore fruizione delle opere è obbligatoria la prenotazione (per scolaresche e gruppi allo 02-6596937 o allo 02-45487400). Per l'occasione Ad Artem e Opera d'arte propongono visite guidate e percorsi pensati per le diverse esigenze del pubblico, soprattutto per gli studenti delle elementari, medie e superiori.
Un percorso visivo (organizzato in collaborazione con Navigli Lombardi e il Museo nazionale della scienza e della tecnica) che parte da via Mercanti passando per via Dante fino al Castello, sarà allestito in contemporanea alla mostra, studiato come una sorta di pagina introduttiva in grado di evocare il clima e il contesto culturale, nonché l'atmosfera della Milano sforzesca. Cento pannelli guideranno i passanti alla conoscenza di Leonardo, alla sua attività lombarda e ai suoi codici. Si tratta di un cammino ricco di immagini, testi, citazioni: una sorta di filmato sull'opera del grande genio.

Un excursus suoi luoghi frequentati dal grande genio e sui rapporti che aveva con la città: i progetti per Milano, i Navigli, il Cenacolo, l'Orto di corso Magenta, i dipinti e la committenza di Ludovico il Moro nonché i progetti per i divertimenti al Castello dei suoi ospiti.

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