Ora Bobo Vieri potrà consolarsi: non solo in Italia c'è l'abitudine di far pedinare i giocatori, quando esagerano con la vita notturna. Ci ha provato pure il Barcellona e le conseguenze si sono viste: via chi non rispettava le regole di comportamento. Nomi grossi: Deco, Ronaldinho ed Eto'o. Nell'autunno del 2008 la Giunta direttiva del Barcellona incaricò un'agenzia investigativa di controllare la vita privata del difensore Gerard Piquè, e di altri tre calciatori: Ronaldinho, Deco (sul conto dei due brasiliani circolavano varie voci) ed Eto'o.
Lo scrive, sia nell'edizione in edicola che su quella online, la rivista spagnola Interviù, precisando che i detective che ricevettero l'incarico dal presidente Joan Laporta furono quelli dell'agenzia Metodo. Su Piquè lavorarono a fondo, spiandolo 24 ore su 24 per una settimana. Ma sul suo conto, scrive la rivista, non emerse nulla di particolare: faceva decisamente vita da atleta. Dopo sette giorni i segugi dell'agenzia smisero di seguirlo, e passarono alla cassa del Barcellona: incassarono cinquemila euro.
Diverse furono su Ronaldinho, Deco ed Etòo, sorvegliati nei mesi conclusivi della stagione 2007-2008. I tre commisero più volte atti contrari al codice di disciplina del club, con frequenti uscite notturne. Non vennero seguiti con costanza ma su indicazioni del club. I riscontri furono puntuali.
In Italia Bobo Vieri venne fatto spiare dall'Inter, come sostiene l'ex calciatore in una denuncia che ha portato la vicenda in tribunale. Vieri ha chiesto a Moratti un risarcimento multi milionario.
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