Era il 5 marzo 2011 quando morì la cavalla Tiffany durante il palio di Ronciglione. A quasi due anni esatti di distanza, lunedì 4 marzo avrà inizio il processo, che vede come imputati per maltrattamento di animali l’ex sindaco del paese, Massimo Sangiorgi, e il presidente della locale Proloco, Luciano Camilli. La LAV, che si è costituita parte civile al processo, ha da sempre denunciato la pericolosità di questa manifestazione, visto che nella sua formulazione storica i cavalli corrono scossi su una pavimentazione sconnessa di asfalto e sanpietrini.
“Sebbene fosse in vigore da settembre 2009 un’Ordinanza del Ministero della Salute, emanata proprio per regolamentare tutte le manifestazioni equestri organizzate al di fuori dei circuiti sportivi, il Comune di Ronciglione ha autorizzato l’edizione del palio 2011 in aperta violazione della stessa, autoderogandosi dall’obbligo di coprire il selciato con materiale idoneo ad attutire l’impatto degli zoccoli dei cavalli e ad evitare scivolamenti, e quindi esponendo gli animali impiegati nella corsa al pericolo di cadute, con conseguenze anche letali.”– dichiara Nadia Zurlo, responsabile nazionale settore Equidi della LAV - “Dopo aver cercato, inutilmente, di ottenere una deroga dal Ministero della Salute, gli organizzatori del palio hanno voluto fare di testa loro e hanno permesso che meschine considerazioni di natura economica e logistica avessero la meglio sulle minime condizioni di sicurezza che un paese civile dovrebbe fornire agli animali costretti a correre in questo tipo di manifestazioni.
Così, oltre alla caduta di alcuni cavalli in diversi punti del percorso di gara, reso ancor più pericoloso dalla pioggia, si è verificata la terribile morte della cavalla Tiffany, che ha sbattuto violentemente contro la paratia di legno posta a protezione del pubblico e si è recisa la giugulare, morendo dissanguata in mezzo alla strada tra la costernazione della folla.”
Ora gli imputati dovranno rispondere dell’accusa di maltrattamento di animali, mentre a Ronciglione le scuderie stanno raccogliendo le firme per chiedere all’attuale sindaco, Alessandro Giovagnoli, di tenere fede alla sua promessa elettorale restituendo al paese il palio, sospeso da allora. Nonostante le forti pressioni delle scuderie, il sindaco Giovagnoli ha negato l’autorizzazione allo svolgimento delle corse a vuoto per via della negativa sovraesposizione mediatica e delle ingenti spese legali che il Comune ha speso e dovrà ancora spendere, oltre alla citazione per danni avanzata dal Ministero della Salute per la somma di 544.350,77 euro.
“Siamo fiduciosi nella giustizia e ci aspettiamo che un fatto del genere, commesso peraltro
da una pubblica amministrazione che per prima deve rispettare le leggi e le ordinanze dello Stato, non solo non resti impunito, ma abbia il massimo della pena prevista", conclude il Presidente della LAV Gianluca Felicetti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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