Le vittime di R. Kelly: "Stanche dei suoi lamenti"

Le vittime e il pubblico ministero di New York sono stanchi di sentire le continue lamentele di R. Kelly, che sta cercando in ogni modo di uscire di prigione

Le vittime di R. Kelly: "Stanche dei suoi lamenti"

R. Kelly continua a fare richieste per essere rilasciato di prigione e ottenere gli arresti domiciliari, dopo che la sua carriera è stata messa sotto chiave dopo le accuse di molestie sessuali, pedopornografia e sesso con ragazze minorenni.

Tutte le donne che sono state prese di mira dal cantante di I Believe I Can Fly si sono dette stanche di dover sentire sempre le lamentele di R. Kelly sulla sua condizione in prigione. Un malessere che è stato riscontrato anche dai pubblici ministeri di New York, che hanno chiesto alla corte di mettere un freno alle continue implorazioni da parte di R. Kelly, come riporta la testata The Blast.

Al momento R. Kelly è detenuto nel carcere di Chicago MCC, ed è in attesa del processo per due casi separati riguardanti i suoi crimini di matrice sessuale. Finora il cantante ha fatto numerosissime per quanto fallimentari richieste al giudice affinché il suo arresto venisse modificato almeno in arresti domiciliari, che l'uomo era disposto a passare all'interno di un piccolo appartamento insieme alla sua fidanzata. R. Kelly è arrivato ad implorare per un rilascio di prigione, asserendo di non essere "una minaccia per la società".

Come se non bastasse R. Kelly continua a lamentarsi di tutto ciò che ha a che fare con la prigione e la sua vita all'interno di essa: dalla qualità e scelta di cibo e spuntino, passando per il non avere "nessuna interazione di spessore con qualche altro essere umano". Si è lamentato di non passare troppo tempo all'aria aperta, di essere senza televisione; ha chiesto tempo extra per fare la doccia, si rifiuta di avere un compagno di cella e, in generale, sta causando talmente tanti problemi da essere stato accusato di aver violato anche le leggi della prigione.

Le lamentele continue del cantante non sono viste di buon occhio dalle persone che hanno trovato il coraggio di denunciarlo e di denunciare gli abusi che ha perpetrato. Ed anche per questo motivo i Pubblici Ministeri continuano a volere il silenzio da parte del musicista, che è arrivato anche a dire - come aveva fatto anche Harvey Weinstein - che la prigione può essere molto pericolosa per lui, vista la sua salute e la sua età.

Senza contare che la paura maggiore di lasciar uscire il cantante è che R. Kelly trovi il modo di aggirare i domiciliari e avere così l'occasione di minacciare, corrompere o intimidire tutti e tutte coloro che potrebbero avere un peso durante il suo processo.

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