Il volto di Trieste quando non era asburgica

Trieste è una città moderna, nata con l’aspetto attuale nel Settecento per volere di quei sovrani austriaci, che la governavano da più di tre secoli. Ma prima è stata una città medioevale, con un volto ancora individuabile in deboli tracce, viuzze, pezzi di mura. Questo volto perduto e sfuggente, insieme alla sua complessa storia, è stato oggetto di un convegno svoltosi nel novembre del 2007 e attualmente di una mostra dal titolo «Medioevo a Trieste. Istituzioni, arte, società nel Trecento».
Nello storico e restaurato Castello di San Giusto, simbolo della città, sono riunite immagini urbanistiche, planimetrie, oreficerie, monete, armi, suppellettili, codici miniati e documenti scritti. Infatti la Trieste medioevale si trova soprattutto nella miriade di atti latini di natura pubblica e privata, lettere diplomatiche e registri amministrativi. Atti che riguardano non solo Trieste, ma le città con cui aveva rapporti, come Venezia, Gorizia, Aquileia. Scritti da notai del tempo, in parte trascritti e riportati nel catalogo (edito da Silvana Editoriale) aprono uno spiraglio sulla struttura politica, economica, sociale, viaria e religiosa della città. Allora, tra Duecento e Trecento, a governarla c’era un compatto gruppo di famiglie che amministravano la giustizia, la difesa militare, il controllo del territorio. Il rapporto con l’autorità vescovile non era facile, con momenti di forte tensione.
La produzione artistica risentiva dell’influenza della vicina Venezia e della Lombardia, come dimostrano arredi e decorazioni della cattedrale di San Giusto, i suoi capitelli, gli affreschi romanici con le Storie di san Giusto, i mosaici absidali e le tavole dipinte conservate nel Civico Museo Sartorio. Opere che è possibile vedere nelle chiese e nei luoghi d’origine attraverso un «itinerario medioevale», che guida il visitatore nei luoghi tipici, poco frequentati e poco noti.
Un aspetto artistico interessante emerge dagli Statuti. Uno in particolare, datato 1350, molto pregiato, forse destinato al podestà, presenta una scrittura elegante e una decorazione figurata, curiosa e insolita. Le oltre duecento iniziali sono abbellite da piccole figure che offrono un campionario dettagliato dei cittadini di Trieste. Ci sono podestà, cancelliere, giudice, guardie notturne e delle porte, soldati, mietitori, boscaioli, raccoglitori di olive e di uva, salinari, pescivendoli, macellai, mercanti, muratori. Tutta la società reale del tempo, con mestieri, professioni e abbigliamenti.


mtazartes@tele2.it
LA MOSTRA
«Medioevo a Trieste. Istituzioni, arte, società nel ’300», Trieste, Castello di San Giusto, fino al 25 gennaio 2009. Promossa dal Comune di Trieste e da vari enti. Informazioni: tel. 040-309362.

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