Wojtyla santo subito? Forse no Dubbi sulla suora miracolata

RomaPapa Wojtyla sarà beatificato, ma con tutta probabilità non nel 2010 come più volte ipotizzato: tra i medici chiamati a pronunciarsi sul presunto miracolo attribuito alla sua intercessione c’è infatti chi ha espresso delle riserve. Tutto deve ancora essere studiato e vagliato, nessuna decisione è stata ancora presa (dunque è infondata la notizia che la Congregazione avrebbe respinto il miracolo chiedendo di scegliere un altro caso), ma proprio l’attenzione con cui viene esaminato il caso rende sempre più ardua, per mancanza di tempi tecnici, la beatificazione entro l’anno.
Nelle ultime settimane, nei palazzi vaticani, era palpabile l’esistenza di qualche problema con il miracolo scelto tra le numerose segnalazioni giunte al postulatore della causa, monsignor Slawomir Oder. Come si ricorderà, si tratta della guarigione di suor Marie Simon-Pierre, classe 1961, religiosa francese appartenente all’ordine delle Piccole sorelle della maternità di una comunità nei pressi di Aix-en-Provence e che lavora nel reparto maternità di un ospedale. Ammalatasi di Parkinson, era stata costretta ad abbandonare il suo servizio. Le consorelle avevano pregato Giovanni Paolo II, appena scomparso, e il 2 giugno 2005 la suora era guarita.
Ieri il quotidiano polacco Rzeczpospolita, ha attribuito proprio ai dubbi sul miracolo il presunto «ritardo» nell’avanzamento del processo, scrivendo che sono stati chiesti dei pareri ad esperti neurologi. Il giornale ha intervistato anche un medico che ha spiegato come esistano malattie con sintomi simili al Parkinson che però possono regredire. Come stanno dunque le cose? Da quanto apprende Il Giornale, l’intoppo è stato causato dal parere negativo di uno dei medici della consulta investiti del caso. L’esperto avrebbe chiesto ulteriori verifiche, mostrando dei dubbi non tanto sulla guarigione avvenuta, quanto sulla diagnosi iniziale, lasciando intendere anche la possibilità di un’origine diversa per i disturbi che la suora accusava. Al contrario di quanto avviene di solito nello studio preventivo di altre presunte guarigioni miracolose, sono stati investiti del caso per una perizia previa, due medici della consulta della Congregazione, mentre a decidere saranno in 7. Soltanto uno dei medici della consulta avrebbe espresso perplessità chiedendo approfondimenti. È del tutto normale che questo avvenga, dato che i medici sono autonomi nelle loro decisioni e sono chiamati non a sancire un «miracolo», ma ad affermare che la guarigione presa in esame non è spiegabile dalla scienza. Va inoltre ricordato che quello su cui lavorano i medici non è il primo dei casi di questo genere: già una volta, e dallo stesso medico oggi dubbioso, era stata dichiarata miracolosa una guarigione da «sindrome extrapiramidale di tipo parkinsoniano di natura degenerativa», che nel 2004 aveva portato alla beatificazione della mistica portoghese Alexandrina Maria da Costa. E nell’ipotesi – al momento lontana – che il presunto miracolo della suora francese incontrasse nelle prossime settimane serie difficoltà, la postulazione, che ha ricevuto tante segnalazioni di guarigioni, ha già approfondito altri due casi che potrebbero essere presentati. Questo però allungherebbe i tempi di almeno un anno rispetto alle previsioni.
Ora bisognerà attendere che i due medici completino le loro relazioni previe: la consegna è prevista per la fine di marzo. Successivamente i loro scritti saranno esaminati e discussi dalla consulta presieduta dal medico personale del Papa, il dottor Patrizio Polisca, che si dovrebbe riunire in aprile. Poi, se tutto andrà liscio, sarà la volta dei teologi, infine dei cardinali e vescovi. Allora, e soltanto allora, il caso sarà sottoposto all’approvazione finale di Benedetto XVI, e in quel momento si potrà cominciare a parlare di date per la cerimonia.

Appare evidente che quand’anche si arrivasse all’approvazione del miracolo in luglio, i tempi cominciano a essere troppo stretti per una beatificazione ad ottobre e dunque – visti anche i problemi organizzativi per una cerimonia che porterà a Roma centinaia di migliaia di persone – è prevedibile ipotizzare una data nella primavera 2011.

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