Gli zingari «rubano» le case ai genovesi

Roberta Bottino

Nomadi in pole position e genovesi in ultima fila. Sulla griglia di partenza della corsa per ottenere un alloggio nelle case di edilizia popolare, sembrerebbe che i più favoriti siano loro, gli zingari. «Il Comune di Genova - tuona il consigliere di Alleanza Nazionale Aldo Praticò -, vuole sistemare prima i nomadi che i duemila genovesi che da anni sono in lista d'attesa per ottenere una casa». Questa la denuncia di Praticò che ritiene assurdo e scandaloso il fatto che da tempo moltissime persone debbano vivere nella precarietà e senza un tetto sotto cui stare. «La cosa grave - continua il consigliere di Alleanza Nazionale -, è che tra questi duemila genovesi in lista d’attesa, circa trecento siano sfrattati. Questi numeri sono recentissimi, risalgono al 31 maggio di quest’anno. Ad aggravare ulteriormente la situazione è che tra queste 300 famiglie un centinaio sono persone che si trovano nella cosiddetta fascia protetta, cioè anziani, disabili, famiglie con minori.

Pensare che, nel 2003 la giunta comunale con una delibera aveva stanziato un tot di denaro, affinchè le famiglie delle categorie protette avessero una casa. Di queste cento famiglie, oggi, ne sono state accontentate solamente trentacinque». Un quadro davvero poco idilliaco che mostra una situazione legata all’edilizia popolare (...)

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