Piero Pizzillo
Spunta un quarto indagato nellinchiesta sul Ccs, mentre si apprende che Marco Curzi, tesoriere del Centro cooperazione Sviluppo Italia, lavvocato Simone Castellini (già sospeso dallOrdine) che ricopriva lincarico di segretario dell associazione e il presidente Corrado Oppedisano, coordinatore regionale dello Sdi (si è autosospeso dal partito), arrestati per associazione a delinquere finalizzata allappropriazione indebita, guadagnavano anche sulla distribuzione di volantini. In altre parole facevano la cresta sulle spese promozionali del Ccs, o, per meglio dire, percepivano «indebitamente» uno stipendio mensile, trascinando nei guai chi teneva i contatti con il tesoriere Curzi. Si tratta del quarantenne Massimiliano Di Palma, difeso dallavvocato Gianstefano Torrigino, accusato di fatture di comodo su operazioni parzialmente inesistenti. In pratica la ditta ha distribuito «porta a porta» in tutta Italia materiale pubblicitario del Ccs, mentre Di Palma ha emesso fatture nel 2005 - 2006 per diverse migliaia di euro incassandone solo una parte, perchè per effetto della fatturazione «gonfiata», restituiva circa il 20-25% del denaro al committente, cioè a Curzi e ai due coindagati, accusati di concorso nel reato.
Dallinterrogatorio del tesoriere (difeso da Monica Tranfo e Giuseppe Donato), effettuato ieri dal pm Pinto, presenti il maresciallo Monteleone che svolge le indagini e i finanzieri di palazzo di giustizia che curano gli aspetti contabili dellinchiesta analizzando attentamente i capitoli di spesa, è emerso che le fatture gonfiate fruttavano a Curzi e Castellini uno stipendio mensile di 3000 euro, e di 1500 per Oppedisano, oltre ai vari rimborsi ottenuti per le spese di rappresentanza (5-6000 euro per Castellini, meno per Oppedisano).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.