La giustizia è fallimentare se insiste a lasciarlo in galera: fu assolto da due Corti per mancanza di prove di colpevolezza
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La giustizia è fallimentare se insiste a lasciarlo in galera: fu assolto da due Corti per mancanza di prove di colpevolezza
La Corte ha dichiarato all'unanimità "irricevibile" il ricorso presentato dalla difesa dell'ex studente della Bocconi condannato per l'omicidio di Chiara Poggi
Quando, nel 2016, il dna di Andrea Sempio viene trovato sotto le unghie di Chiara Poggi nel caso di Garlasco sembra registrarsi una svolta clamorosa. Eppure, pochi mesi dopo, la sua posizione viene archiviata. Il dna rilevato sotto le unghie era troppo degradato. Ma è davvero così?
Nel 2016 nel caso di Garlasco si registra una svolta inattesa: a seguito di indagini difensive private svolte dalla difesa di Stasi, un ragazzo finisce nell'occhio del ciclone. Secondo i legali, c'è il suo Dna sotto le unghie di Chiara Poggi
La maggior parte delle persone che ancora oggi additano Alberto Stasi come assassino di Chiara Poggi risiede nel fatto che sotto le sue scarpe non c'era sangue, che le sue impronte non erano sul pavimento e che quindi il suo racconto sul ritrovamento del corpo è falso. Ma è davvero così?
Per il delitto di Garlasco, le indagini si sono concentrate solo ed esclusivamente su Alberto Stasi, tralasciando quelle che sarebbero potute essere importanti piste investigative
Subito dopo l'omicidio di Chiara Poggi, per Alberto Stasi arriva l'accusa di detenzione di materiale pedopornografico. Determinante, in questo caso, la consulenza tecnica del Ris di Parma. Eppure anche in questo frangente, le cose non tornano. Ecco perché
Da sempre attestato su posizioni innocentiste, Vittorio Feltri torna a dire la sua sull'omicidio di Garlasco, puntando il dito contro i processi mediatici e l'impreparazione degli inquirenti
Nel corso della vicenda giudiziaria che ha visto sotto i riflettori Alberto Stasi, l'orario della morte di Chiara Poggi è sempre stato un elemento fondamentale che, a un certo punto, è stato plasmato alla bisogna
Il 13 agosto del 2007 veniva rinvenuto il cadavere di Chiara Poggi. Sin da subito sotto la lente degli investigatori finisce Alberto Stasi, oggi in carcere, condannato a 16 anni. Caso chiuso, dunque. Ma ne siamo proprio sicuri?