Economia

“L'Italia è paese membro dell'Unione europea e deve rispettarne le regole”: così il direttore generale del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde nel corso di una conferenza stampa all'incontro mondiale del Fmi e della Banca mondiale in Indonesia. “La posizione del Fondo monetario internazionale è ben nota” ha spiegato Lagarde - sosteniamo il consolidamento fiscale che deve essere d'aiuto alla crescita del Paese. E di sicuro consideriamo che i membri dell'Ue rispettino le regole alle quali si sono impegnati”.

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Fmi: “L'Italia è paese membro dell'Unione europea e deve rispettarne le regole”

Stop al Def da parte dell'Ufficio parlamentare di Bilancio che non ha validato le previsioni macroeconomiche relative al 2019 contenute nel quadro programmatico della nota di aggiornamento, giudicando eccessivamente ottimistica la previsione di crescita sia del Pil reale (1,5%) sia di quello nominale (3,1%). Ma il governo non cambia linea: “Gli italiani ci chiedono meno tasse e più lavoro, noi questo facciamo. Non abbiamo intenzione di fare nessun regalo a chi vuole un Italia in ginocchio. Tiriamo orgogliosamente dritto" ha detto il vicepremier Salvini. Il ministro agli Affari europei invece teme lo spread "Se il differenziale Btp-Bund ci sfugge la manovra deve cambiare". Intervistato a Porta a Porta, Savona si è detto abbastanza sicuro che lo Spread non raggiungerà i 400 punti, aggiungendo: "Per abbatterlo la Bce deve intervenire acquistando titoli italiani".

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L'Ufficio parlamentare di Bilancio boccia il Def: "Previsioni troppo ottimistiche"

Italia fanalino di coda dell’Eurozona secondo l’Fmi. Il prodotto interno lordo del Belpaese crescerà infatti dell’1,2% nel 2018 e dell’1,0% nel 2019 dopo il +1,5% del 2017. Restano quindi invariate le stime di crescita rispetto all’aggiornamento del World Economic Outlook di luglio. Rispetto ad aprile 2018, invece, le previsioni sono state viste al ribasso di 0,3 punti percentuali per quest’anno e di 0,1 punti per il prossimo. Come spiega il Fondo Monetario, la revisione al ribasso rispetto ad aprile è legata al "deterioramento della domanda esterna e interna e all’incertezza sull’agenda del nuovo governo".

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Italia ultima nell’Eurozona, Fmi taglia le stime del Pil
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