Politica

"Il mondo sta cambiando rapidamente e l’Europa sta rischiando di rimanendo indietro. Sono sicura abbiate già sentito questo concetto dal mio illustre predecessore. La diagnosi e il rimedio sono chiari: l’Ue deve unirsi e affrontare le sue sfide strutturali per aumentare la sua competitività. Far progredire l’unione dei mercati dei capitali è una parte importante di questo programma, ma non l’unica. Saranno necessari anche sforzi significativi per aumentare la resilienza economica dell’Europa e decarbonizzare l’economia. Ciò richiederà investimenti sostanziali nei prossimi anni, che devono provenire sia da fonti private che pubbliche. I progressi in questi settori non solo miglioreranno la capacità dell’Europa di resistere a futuri shock economici, ma aiuteranno anche la Bce a mantenere la stabilità dei prezzi" così la presidente della Bce Christine Lagarde, in audizione al Parlamento Europeo. Courtesy: Ebs (Alexander Jakhnagiev)

Agenzia Vista
Lagarde: "Il mondo sta cambiando e l'Europa rischia di rimanere indietro"

"Guardando al futuro, l'inflazione potrebbe aumentare temporaneamente nel quarto trimestre di quest'anno, poiché i precedenti bruschi cali dei prezzi dell'energia scompariranno dai tassi annuali, ma gli ultimi sviluppi rafforzano la nostra fiducia che l'inflazione tornerà al target in modo tempestivo. Ne terremo conto nella nostra prossima riunione di politica monetaria di ottobre. Le proiezioni dello staff della Bce di settembre prevedono un'inflazione media del 2,5% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e dell'1,9% nel 2026" così la presidente della Bce Christine Lagarde, in audizione al Parlamento Europeo. Courtesy: Ebs (Alexander Jakhnagiev)

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Lagarde: "Abbiamo fiducia che l'inflazione scenderà entro il target"

Il pronunciamento della Corte d'Assise d'Appello di Lecce potrebbe riscrivere la storia dell'acciaio italiano. Il processo sull'inquinamento dell'Ilva a Taranto è tutto da rifare. Per ricostruire la storia di come si è arrivati a questo punto, è necessario definire le responsabilità della politica e della magistratura

Giovanni Toti
Ilva, le colpe della politica e quelle della magistratura

Milano è funestata dagli scioperi dei mezzi pubblici, che causano un caos infinito. La cosa fa impressione, perché i primi a essere danneggiati sono proprio i lavoratori, proprio i membri della categoria che i sindacati dovrebbe rappresentare

Vittorio Feltri
Scioperi funesti

"Siamo qui per chinare il capo davanti alle tante vite crudelmente spezzate, per riempire con solidarietà quelle voragini che la disumana ferocia nazifascista ha aperto in questa comunità e in queste terre". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Marzabotto alla commemorazione dell'ottantesimo anniversario dell'eccidio di Monte Sole, cui partecipa insieme al presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella a Marzabotto: Qui per chinare capo davanti a tante vite spezzate da ferocia nazifascista

"Marzabotto e Monte Sole sono simbolo tra i più sconvolgenti della strategia di annientamento che accompagnò la volontà di dominio, il mito razziale, la sopraffazione nazionalista, insomma quell'impasto ideologico che sospinse il nazismo - e i loro complici, tra cui il regime fascista - a perseguire il catastrofico progetto di conquistare l'Europa e svuotarla della sua storia". Lo dice a Marzabotto, durante il suo intervento alle celebrazioni per gli 80 anni dalla strage, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "In queste terre, tra i fiumi Setta e Reno, si compì l'eccidio di civili più grande e spietato tra quelli perpetrati nel nostro Paese durante la guerra - ricorda - queste terre hanno conosciuto il terrorismo delle SS e dei brigatisti neri fascisti. Non c'erano ragioni militari che potessero giustificare tanta crudeltà". Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella: "Marzabotto simbolo strategia annientamento e volontà di dominio"

"Sbagliamo se pensiamo che il razzismo, l'antisemitismo, il nazionalismo aggressivo, la volontà di supremazia, siano di un passato che non ci appartiene. Quanto accade ai confini della nostra Unione europea suona monito severo. I fantasmi dell'orrore non hanno lasciato la storia. Ecco la ragione del pellegrinaggio laico a questi luoghi, fonti della nostra odierna convivenza civile, perenne richiamo alle follie degli uomini". Lo ha affermato a Marzabotto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della commemorazione dell'80/mo anniversario dellèeccidio di Monte Sole, insieme all'omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier. "Ecco le ragioni -ha ricordato il Capo dello Stato- per cui i Presidenti Einaudi, Pertini, Scalfaro nel cinquantesimo anniversario della strage, Ciampi insieme al presidente tedesco Rau, vollero salire quassù. Per ribadire solennemente 'mai più'. Oggi, la sua presenza, caro presidente Steinmeier, è una ulteriore spinta ad andare avanti insieme nel costruire il futuro" Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Strage Marzabotto, Mattarella: "Mai dimenticare, fantasmi orrore non hanno lasciato storia"

"Sbagliamo se pensiamo che il razzismo, l’antisemitismo, il nazionalismo aggressivo, la volontà di supremazia, siano di un passato che non ci appartiene. Quanto accade ai confini della nostra Unione Europea suona monito severo. I fantasmi dell’orrore non hanno lasciato la storia". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia a Marzabotto per l'80esimo anniversario dell'eccidio di Monte Sole."Ecco la ragione - ha aggiunto - del pellegrinaggio laico a questi luoghi, fonti della nostra odierna convivenza civile, perenne richiamo alle follie degli uomini. Ecco le ragioni per cui i Presidenti Einaudi, Pertini, Scalfaro nel cinquantesimo anniversario della strage, Ciampi insieme al presidente tedesco Rau, vollero salire quassù. Per ribadire solennemente 'mai più'". Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella a Marzabotto con Presidente tedesco Steinmeier : "Qui per dire mai più"

Era l'incontro più atteso ed è finito con un abbraccio quello tra i sopravvissuti alla strage di Marzabotto e i due presidenti della Repubblica, Sergio Mattarella e l'omologo tedesco Frank-Walter Steimeier. "Grazie per essere venuti qui oggi e per aver onorato i nostri cari che non ci sono piu", ha detto Anna Rosa Nannetti portando ai ue i saluti della delegazione. "Grazie per la vostra generosità e accoglienza", ha risposto Steinmeier. Presenti all'incontro anche la figlia di Mattarella, Laura, e il vicepremier e ministro Esteri, Antonio Tajani. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Strage Marzabotto, Mattarellla e Steinmeier incontrano sopravvissuti e parenti delle vittime

"Fu un figlio di questa terra, Konrad Adenauer a suo tempo Sindaco di questa città - ad alimentare - insieme ad altri statisti illuminati, come l’italiano Alcide De Gasperi - la visione moderna dell’Europa, sul solido fondamento della condivisione di valori e civiltà, di prospettive, di interessi, di risorse. ‘L'unità dell'Europa era un sogno di pochi. È diventata la speranza di molti. Oggi è una necessità per tutti’. Segnava così la strada, nel 1954, Adenauer”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso al municipio di Colonia, nell’ambito della sua visita di Stato in Germania. “La storia di quegli anni e del successivo percorso di integrazione europea conferma l’importanza - per la creazione dell’identità europea - della circolazione delle persone, delle idee, della creatività e della cultura di cui sono portatrici”, ha detto ancora Mattarella. Quirinale (Alexander Jakhnagiev)

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Mattarella cita Adenauer: "Ue da sogno a speranza, ora necessità"
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