Mossa ipersonica del Giappone: cosa rivela il misterioso test in California

Lo scorso marzo il Giappone ha effettuato un test di un missile ipersonico. Ma la particolarità è che non è avvenuto in terra nipponica

Mossa ipersonica del Giappone: cosa rivela il misterioso test in California
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Il 23 marzo 2024 il Giappone ha condotto il suo primo test di un vettore ipersonico. Il missile, descritto come “High-Speed Gliding Missile for Island Defense” (missile planante ad alta velocita per la difesa insulare) è stato lanciato dalla California, quindi molto probabilmente dal poligono di Vandenberg, e si ritiene che questa scelta sia stata effettuata sia per evitare l'acuirsi della tensione vista la situazione nella regione, sia per evitare che “occhi cinesi” captino dati sul lancio.

Il ministero della Difesa nipponico ha affermato trattarsi di un missile “a lungo raggio” il cui dispiegamento dovrebbe cominciare “a partire dall'anno fiscale 2026”. Da quello che sappiamo, osservando il video diffuso da Tokyo, il vettore è del tipo boost-glide e sarà schierato dalla Jgsdf (Japan Ground Self-Defense Force), ovvero dall'esercito nipponico, quindi da un lanciatore terrestre mobile.

Essendo un vettore planante boost-glide, la testata dopo essere stata lanciata da un booster (ovvero da un missile che la accelera sino alla velocità di crociera), si stacca per cominciare a planare come un aliante e volare verso l'obiettivo posto “a centinaia di chilometri di distanza”, come riferisce il rapporto della Difesa giapponese.

La particolarità di questa tipologia di missili ipersonici è infatti quella di poter volare come un aliante ad altissima velocità seguendo una traiettoria diversa rispetto a quella di un veicolo di rientro di un missile balistico, ovvero più bassa, non parabolica. Questo permette alla testata di restare al di sotto della portata dei radar di scoperta per la maggior parte della traiettoria di volo e, avendo capacità di manovra, cercare di eludere le difese antimissile. Il concetto non è nuovo ed è stato messo in pratica dalla Russia, col sistema per missili balistici “Avangard”, e dalla Cina col vettore a raggio intermedio DF-17, entrambi in servizio attivo.

I vettori ipersonici possono anche essere del tipo missile da crociera, e in questo caso dopo il lancio, sempre con l'ausilio di un booster per accelerare il missile sino alla velocità desiderata, entra in funzione un particolare tipo di motore (che può essere scramjet o ramjet a seconda della velocità che si vuole ottenere) che sostenta il vettore mantenendo una velocità ipersonica – ovvero superiore a Mach 5 – per tutta la durata del volo da crociera sino alla discesa sul bersaglio. Secondo le informazioni disponibili, quest'ultimo tipo di missile sarebbe in fase di test in Russia (il 3M-22 “Zircon”) e negli Stati Uniti (l'Agm-183 Arrw).

Tornando al lancio giapponese, il test ha avuto lo scopo di “confermare il sistema di misurazione” e le “prestazioni richieste per i lanci futuri” quindi Tokyo continuerà e effettuare altri test di lancio. Il sito specializzato The Aviationist ci ricorda che questa tipologia di lanci di prova è solitamente intesa a convalidare la propulsione base, i materiali e gli assemblaggi elettronici, elettrici e strutturali, pertanto ci saranno più test di fuoco per confermare la piena capacità del sistema in tutte le sue fasi di progettazione.

Il video diffuso dalla Difesa giapponese mostra una rappresentazione grafica e le immagini reali del test, ed è stato pertanto possibile osservare alcune caratteristiche del sistema missilistico: la sezione anteriore del missile ha quattro alette nella parte inferiore dell'ogiva, mentre il veicolo di lancio è un Tel (Transporter Erector Launcher) rappresentato da un camion. Il video mostra anche la rappresentazione della traiettoria del vettore ipersonico: essa mostra cambi di quota e rotta, propri di questa tipologia di testata planante, e la picchiata sul bersaglio effettuata con un angolo di 90 gradi rispetto al piano della superficie terrestre.

Il Giappone entra quindi nell'esclusivo “club ipersonico” che si suppone sia composto da Russia, Cina, Stati Uniti, Corea del Nord e Iran, con quest'ultimo però in dubbio per quanto riguarda la possibilità effettiva di avere testate plananti.

Sappiamo che Tokyo ha avviato da tempo un ambizioso programma di potenziamento delle sue forze armate a causa delle crescenti tensioni nella regione del Pacifico Occidentale, che vedono azioni provocatorie della Corea del Nord, con numerosi lanci missilistici, e azioni assertive da parte della Cina per quanto riguarda Taiwan, il Mar Cinese Meridionale, ma anche l'arcipelago delle Senkaku oggetto di un contenzioso territoriale proprio col Giappone.

In quest'ottica la Difesa nipponica ha scelto di aumentare le proprie capacità di attacco in profondità – intendendolo però come difesa in profondità per non incappare nelle limitazioni costituzionali – acquisendo vettori da crociera e dando impulso al proprio settore missilistico, come certificato dal

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