Sul tracciato di casa della Honda, la Ducati suona una musica magistrale, piazzando cinque piloti nei primi cinque posti. Non è più una notizia la supremazia dalla casa italiana, che ha già cinquistato il titolo costruttori, mentre merita un plauso la gara di Pecco Bagnaia che una volta ottenuta la prima posizione, grazie a un bruciante scatto al via, non l'ha più lasciata. L'italiano ha gestito ottimamente questo importante passaggio stagionale, regolando a distanza la rimonta di Martin che si stoppa al secondo posto. Adesso, il distacco in classifica fra i due piloti è di 10 punti a favore dell'iberico. Sul podio di Motegi ci sale anche Marc Marquez, il quale riesce a tenere dietro alle spalle l'altra Desmosedici ufficiale di Enea Bastianini.
I primi giri da gara
Niente pioggia quando scatta l'ora della MotoGP sul tracciato di Motegi: 24 giri da disputare su un asfalto viscido ma non bagnato. Appena si spengono i semafori, Bagnaia disegna uno scatto al via formidabile, la sua Ducati vola al primo posto superando Pedro Acosta che resiste disperatamente in seconda posizione. Durante il primo giro si accende la stella di Jorge Martin che in bagarre strapazza sia Bastianini sia Marc Marquez, raggiungendo il quarto piazzamento in poche curve. In posizione di podio, dietro a Pecco e al giovane Acosta, viaggia con un bel ritmo Brad Binder, su KTM. Il sudafricano però non riesce a resistere all'irrefrenabile voglia di rimonta di "Martinator", che in una manciata di tornate lo scavalca. Lo spagnolo beneficia anche della caduta di Acosta, come nella Sprint Race, e si mette all'inseguimento di Bagnaia, il leader della corsa.
Bagarre alle spalle di Bagnaia
Quando mancano 18 giri alla fine, il solitario Bagnaia al comando della corsa deve guardarsi da Martin, che alle spalle spinge per rosicchiare, a ogni passaggio, qualche centesimo di secondo di svantaggio. Lo spagnolo è indiavolato e non sembra voler lasciare al rivale quei cinque punti che l'italiano guadagnerebbe nei suoi confronti con la vittoria. Alle spalle dei due contendenti al titolo è Marc Marquez a comandare un trenino che vede coinvolti Binder, Bastianini, Miller e Morbidelli. Più distaccati i vari Bezzecchi, Espargaro e Di Giannantonio. Il duello fra Bastianini e Binder tiene incollati gli spettatori agli schermi, almeno fino a quando l'italiano non rompe gli indugi e conquista aspramente il quarto posto.
Ultime fasi di gara
Dopo il giro di boa si dilatano le posizioni in classifica. Bagnaia difende col coltello fra i denti la testa della corsa, allungando il passo su Martin appena lo spagnolo sembra avvicinarsi in modo preoccupante. Lotta a distanza fra i due, a colpi di ritmo e giri veloci, con Bagnaia che dopo una fase di gestione sceglie di spingere per lasciare fra sé e il rivale iberico un bel margine. A dieci giri dal termine il campione del mondo in carica cuce 1,5 secondi di distacco fra la sua Ducati e quella di Martinator. La sinfonia di Pecco prosegue colpo su colpo, danzando a cavallo della Desmosedici sull'armonica pista giapponese come un vero cavaliere. Un vantaggio che dura in modo inesorabile fino alla bandiera a scacchi, sotto alla quale Bagnaia può alzare le mani al cielo per una vittoria guadagnata e conquistata fin dal primo giro. Secondo un mai domo Martin, abile a mettere insieme una rimonta stupenda. Sul terzo gradino del podio Marc Marquez, che ha la meglio su Bastianini quarto e Morbidelli quinto.
Le dichiarazioni dei protagonisti
"E' stata una gara abbastanza complicata, secondo me il passo è stato davvero molto, molto veloce e negli ultimi giri ero andato un po’ in difficoltà in frenata, non riuscivo più a fermarmi bene e ho dovuto cambiare un po’ il modo di staccare. E’ stato un weekend di gara perfetto, nel quale siamo riusciti a raccogliere il massimo dei punti, dobbiamo continuare così. Sappiamo che non si possono fare errori, non è facile questa lotta per il Mondiale, è molto tosta, ma stiamo andando fortissimo e abbiamo un grande passo", ha commentato il campione del mondo in carica che poi ha risposto a chi faceva un paragone tra la sua rivalità con Martin e quella tra Lorenzo e Valentino Rossi. "Sì, ma loro facevano ancora meno errori di noi, arrivavano sempre primi o secondi. E’ molto stressante questa sfida perché basta veramente poco per guadagnare molti punti o perderne tanti. Alla fine dieci sembrano pochi, ma in realtà non lo sono”, ha ammesso Pecco.
Dall'altra parte c'è un agguerrito Martin, che non ha rinunciato a fare i complimenti a Pecco per la gestione della gara: "Sono contento del risultato di quest’oggi perché è stata una gara fantastica. Ovviamente quando arrivi così vicino alla vittoria, o comunque a Pecco, ho voluto provare.
Non ho mai mollato e ho spinto per tutta la gara, ma a due giri dalla fine ho avuto un piccolo spavento, per cui ho voluto tranquillizzarmi e pensare ai punti. Congratulazioni a Pecco, è stato straordinario. Lui è il maestro della gestione delle gomme. Penso di aver fatto un buon lavoro facendo ottimi primi giri e sono contentissimo di questo 2° posto”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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