Assalti a ondate e "attacchi al macello": la strategia russa per sfiancare l'esercito ucraino

Fonti dell'esercito di Kiev hanno affermato che le truppe di Mosca conducono decine di assalti al giorno, subendo perdite molto elevate ma costringendo i difensori ad arretrare continuamente

Assalti a ondate e "attacchi al macello": la strategia russa per sfiancare l'esercito ucraino
00:00 00:00

L’esercito russo continua ad avanzare in Ucraina. Ogni giorno, gli uomini di Vladimir Putin strappano pochi metri di terra alle forze ucraine, in particolare nella regione di Donetsk. Una guerra di logoramento, questa, condotta secondo gli uomini di Kiev grazie ad “attacchi al macello” da parte delle truppe di Mosca.

Stando a quanto riferito da diverse fonti militari ucraine, i russi effettuano assalti a ondate contro le postazioni dei difensori, fino a una decina al giorno, subendo perdite molto elevate ma sfiancando i soldati del Paese invaso. Tra maggio e giugno, l’esercito del Cremlino ha registrato circa 1.200 vittime tra morti e feriti ogni 24 ore, il tasso più elevato dall’inizio del conflitto, ma le autorità di Kiev sono state costrette ad ammettere che la tattica funziona.

"I russi in molti casi usano questi attacchi per individuare le postazioni di tiro e per mantenere esauste le nostre unità", ha spiegato in un’intervista alla Bbc il colonnello Anton Baev della brigata Khartia, affermando che nel giro di poche ore al fronte di Kharkiv possono verificarsi diverse ondate di attacchi. "I nostri ragazzi rimangono alle loro postazioni e combattono. Ma è per loro molto difficile quando quattro o cinque ondate nemiche si lanciano contro di te in poco tempo, quando devi distruggere senza fine. Non solo fisicamente, ma anche psicologicamente", ha aggiunto, denunciando anche il fatto che i caduti russi vengono abbandonati sul campo di battaglia e che spesso i comandanti del Cremlino inviano a combattere soldati feriti.

Il capitano Ivan Sekach, dispiegato con la 110a brigata nella regione di Donetsk, ha paragonato ciò che ha visto a un nastro trasportatore con i russi da uccidere, sottolineando che, a volte, prima di cadere gli invasori riescono forse a spostare avanti il fronte, anche se di poco. “I russi purtroppo sono tanti. Stanno portando avanti questa operazione centimetro dopo centimetro, pollice dopo pollice, 100 metri in un giorno, 200 in un altro. E con successo per loro”, ha riassunto Ivan Stupak, ex funzionario dei servizi di sicurezza.

Fin dal primo giorno di guerra, l’esercito del Cremlino ha potuto contare su riserve di personale praticamente infinite. Gli ucraini, invece, stanno avendo sempre più difficoltà a rimpinguare i propri ranghi. Il parlamento di Kiev ha recentemente approvato una nuova legge sulla mobilitazione, con l’obiettivo di tamponare la scarsità di forze fresche da inviare al fronte.

Non è ancora chiaro quanti uomini verranno reclutati grazie a questa manovra, che ha generato non pochi contrasti all’interno del mondo politico ucraino e spinto sempre più persone a nascondersi o a cercare di lasciare il Paese per evitare la chiamata alle armi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica