"Palpeggiati al Pride durante il punto stampa Pd". La denuncia di quattro giornaliste

Le molestie da un uomo non identificato. La nota del Partito Democratico: "Vicinanza ai cronisti. Vicenda inaccettabile e vergognosa"

"Palpeggiati al Pride durante il punto stampa Pd". La denuncia di quattro giornaliste
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Quattro giornaliste hanno raccontato di essere state palpeggiate nelle parti intime da uno sconosciuto durante il Milano Pride, la manifestazione per i diritti della comunità Lgbtqia+ che si è svolta ieri pomeriggio nel capoluogo lombardo. L'episodio sarebbe avvenuto durante il punto stampa della segretaria Pd Elly Schlein, sotto il carro del partito. Appresa la notizia, la segretaria del Pd milanese ha espresso solidarietà alle croniste, promettendo di fare chiarezza sull'accaduto e accertare le eventuali responsabilità del presunto molestatore.

La denuncia delle giornaliste

Stando a quanto riporta Adnkronos, l'uomo si sarebbe infiltrato tra i giornalisti radunati per l'intervista a Schlein, sotto il carro del partito. Dunque avrebbe approfittato della folla per palpeggiare "più volte" nelle parti intime - si apprende - le croniste. Una volta informato dell'accaduto, il Partito Democratico si è subito attivato per approfondire l'episodio, controllando ed escludendo che l'uomo fosse un loro volontario. Circostanza che sarebbe stata già confermata.

Il racconto di una giornalista

Tra le vittime dell'aggressione c'era una giornalista di Fanpage.it, Chiara Daffini, sul posto per lavoro. Il fatto è accaduto attorno alle ore 15, mentre lei ed altri colleghi tentavano di intervistare Elly Schlein. Un uomo, che all'apparenza sembrava un addetto alla sicurezza, le avrebbe fatto largo tra la folla per farla passare. "Si è posizionato proprio dietro di me. - ha raccontato la cronista al giornale online - Anche se sembrava stesse per piovere, c'erano 34 gradi. Sudavo e ero stipata come una sardina insieme agli altri giornalisti in quelle che in gergo definiamo tonnare". Poi la giornalista ha iniziato a percepire "una pressione strana sul fondoschiena ma, vista la situazione, non riuscivo a capire se fosse casuale o voluta. Ero certa però che l'uomo fosse ancora alle mie spalle, perché da quando mi aveva fatta entrare nel capannello il suo membro non si era mai staccato dal mio sedere. - ha raccontato - Dentro di me sapevo che era quello che temevo, ma, non potendomene accertare, ho avuto paura a rendere esplicito il mio disagio. Avevo una borsa a tracolla bianca e ho cercato di spostarla sul lato posteriore, in modo da fare da scudo tra me e le parti intime dell'individuo retrostante". Ma mentre provava a raggiungere Schlein per l'intervista, lo sconosciuto si è avvicinato di nuovo: "È stato proprio in quel momento che ho sentito delle mani allungarsi davanti al mio bacino per toccarmi le parti intime. Ho tentato di schivare le palpate e per fortuna in una manciata di secondi Schlein ha terminato di parlare e il capannello si è sciolto. Mi sono allontanata, arrabbiata, ma ancora in dubbio su quello che avevo appena vissuto". Verso sera Daffini è stata contattata da altre colleghe che le hanno raccontato di essere state molestate al Pride: "È lì che ho capito di non essermi immaginata niente e al tempo stesso ho compreso fino in fondo le tante donne protagoniste delle storie che racconto ogni giorno".

"Vicenda vergognosa"

"In merito alle testimonianze di quattro giornalisti che hanno raccontato di aver subito molestie sessuali da parte di un uomo estraneo al Partito Democratico durante il punto stampa della segretaria Elly Schlein ieri a Milano il Pd, a ogni livello, condanna fermamente l'accaduto ed esprime la più sincera solidarietà ai cronisti", dichiarano congiuntamente la segretaria regionale del Pd Lombardia Silvia Roggiani e il segretario del Pd Milano Alessandro Capelli. "Appresa la notizia, abbiamo contattato i giornalisti coinvolti per esprimere la nostra vicinanza e per fare luce su questa inaccettabile e vergognosa vicenda. - si legge nel comunicato stampa - L'uomo in questione non ha nulla a che fare con il Partito Democratico".

E infine: "Lavoriamo affinché questa denuncia non finisca nel nulla. Siamo tutti affranti, ancora una volta, per l'ennesimo episodio di violenza. Ci battiamo al fianco di chi denuncia e contro tutte le forme di violenza di genere e molestie sessuali".

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