I fedelissimi di Biden vogliono salvare il presidente: cresce la rivolta tra i dem

I sostenitori del presidente stanno cercando di sedare le voci sempre più numerose che hanno chiesto a Biden di fare un passo indietro dopo la fragilità dimostrata durante il dibattito televisivo con Trump

I fedelissimi di Biden vogliono salvare il presidente: cresce la rivolta tra i dem
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Imperversa la tempesta nella casa del Partito democratico statunitense. In pubblico, gli alleati di Joe Biden continuano a minimizzare la fragilità dimostrata dal presidente durante il dibattito televisivo con Donald Trump e attaccano coloro che esprimono dubbi e preoccupazioni, additandoli come “la brigata dei paurosi”. Nel privato, però, sono giorni che cercano di tranquillizzare gli esponenti del partito e i finanziatori sempre più nervosi.

Sono molte e autorevoli le voci che hanno chiesto un passo indietro del presidente per il bene della nazione, tanto che i sostenitori di Biden hanno dato il via a una vera e propria campagna per salvare la sua candidatura e sedare quella che potrebbe diventare una vera e propria rivolta in seno alla compagine democratica. L’attuale inquilino della Casa Bianca ha raccolto sostengo e incoraggiamenti durante il finesettimana a Camp David, dove si è riunito con la moglie e il resto della famiglia. Stando a quanto riportato da Nbc News, l’obiettivo del ritrovo era scattare un servizio fotografico di Joe Biden insieme a figli e nipoti firmato da Annie Leibovitz, famosa celebrity photographer, ma è stata anche un’occasione sfruttata dalle “persone che hanno maggiore influenza” sul presidente per esortarlo a “continuare a combattere” contro il candidato repubblicano Donald Trump.

Il numero uno di Washington, quindi, ha compattato i sostenitori più vicini a lui, ma anche chiesto ai consiglieri e agli alleati di informarlo dettagliatamente su commenti e critiche post dibattito. Inoltre, pare abbia espresso preoccupazione e sgomento per le richieste di ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca. I fedelissimi lo hanno comunque descritto come “calmo e fermo” nella sua determinazione, facendo riferimento alla lunga storia di difficoltà politiche e personali che ha affrontato nei suoi 81 anni di vita. “Ha avuto una notte negativa, ma questa è finita, siamo ancora qui, andiamo avanti", ha detto una delle persone vicine al presidente.

Il toto-nomi per un candidato alternativo, però, non si è fermato. In cima alla lista dei possibili sostituti di Biden vi è Gretchen Whitmer, governatrice democratica del Michigan che, in una telefonata con il capo della campagna per la rielezione del presidente Jennifer O'Maley Dillon, ha dichiarato di prendere le distanze dal movimento che la vuole come rappresentante del partito per le elezioni. Secondo molti osservatori, Withmer avrebbe più chance nel caso di un ritiro di Biden poiché è a capo di uno dei cosiddetti Stati chiave.

La politica ha reiterato il suo impegno e la sua volontà di aiutare il presidente, ma non ha nascosto la sua preoccupazione riguardo al fatto che, dopo il dibattito, il Michigan sarebbe ormai perso in favore di Donald Trump e che tutto potrebbe farsi più difficile per Joe Biden.

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