I post, l'Ucraina, l'arresto in silenzio: chi è Ryan Routh, l'uomo che voleva uccidere Donald Trump

Il 58enne del North Carolina è passato dal sostegno a Trump a quello per Biden e Harris. Sui social, il delirio di una presunta mediazione per inviare afghani a combattere in Ucraina

I post, l'Ucraina, l'arresto in silenzio: chi è Ryan Routh, l'uomo che voleva uccidere Donald Trump

La notte sulla east coast è ormai arrivata, ma gli Stati Uniti nelle ultime ore hanno saggiato nuovamente un clima di insicurezza e violenza, questa volta ancora ai danni di Donald Trump. L'ex presidente e candidato del Gop, infatti, è stato protagonista di un attentato nel primo pomeriggio di domenica scorsa, mentre si trovava presso il Trump National Golf Club di West Palm Beach, per una domenica di golf e relax.

Secondo la ricostruzione dell'accaduto, l'ex presidente si trovava tra la quinta e la sesta buca assieme all'amico Steve Witkoff, quando il Secret Service ha individuato una canna di fucile che sporgeva da una recinzione: gli agenti hanno sparato a un uomo che si trovava tra i cespugli lungo il perimetro del club, secondo quanto riportato dallo sceriffo della contea di Palm Beach, Ric Bradshaw. Secondo lo sceriffo, l'uomo ha gettato il fucile ed è fuggito, lasciandoselo alle spalle insieme a due zaini, un cannocchiale usato per la mira e una videocamera GoPro. Il sospettato è poi fuggito in macchina ed è stato fermato sulla Interstate 95.

Chi è Ryan Routh

Dalle prime informazioni disponibili si sa che l'uomo fermato è Ryan Routh, 58 anni: ha vissuto in North Carolina per la maggior parte della sua vita prima di trasferirsi alle Hawaii nel 2018, dove si è occupato di costruire alloggi a basso costo per senzatetto. Nel 2020 aveva pubblicato un post sui social media a sostegno della rielezione di Trump, ma in anni più recenti i suoi messaggi hanno espresso sostegno per Biden e Harris. Routh ha cercato di reclutare soldati afghani in fuga dai talebani per combattere in Ucraina e ha trascorso diversi mesi nel Paese, secondo un'intervista rilasciata al New York Times lo scorso anno. L'Fbi, che ha dichiarato di stare indagando "su quello che sembra essere un tentativo di assassinio dell'ex presidente Trump”, sta lavorando per determinare un eventuale movente.

Secondo il procuratore distrettuale locale, l'uomo è rimasto in silenzio quando è stato arrestato dalle forze dell'ordine. "Ne sapeva abbastanza da restare in silenzio", ha dichiarato domenica sera ad Anderson Cooper della Cnn David Aronberg, procuratore distrettuale della contea di Palm Beach. "A quanto pare non ha parlato con gli ufficiali, era calmo. Quindi, sembrava una persona che aveva già fatto questo in passato, non necessariamente questo crimine, ma qualcuno che aveva avuto ripetute interazioni con le forze dell'ordine".

Sostenitore di Trump, prima, di Biden, poi

Routh aveva pubblicato dei commenti su un account X a lui collegato, facendo riferimento al tentato assassinio di Trump in Pennsylvania. L'uomo aveva taggato Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris, in post separati, incoraggiandoli a far visita ai feriti durante la manifestazione. "Tu e Biden dovreste visitare i feriti in ospedale durante il comizio di Trump e partecipare al funerale del pompiere assassinato. Trump non farà mai nulla per loro", aveva scritto in un post indirizzato a Harris. E ancora, in un post di aprile, che taggava l'account del presidente Biden, aveva scritto che la campagna di Biden dovrebbe essere: "chiamata qualcosa come KADAF. Mantenete l'America democratica e libera. Trump dovrebbe essere MASA... rendere di nuovo schiavi gli americani. La DEMOCRAZIA è sulla scheda elettorale e non possiamo perdere", puntando a scimmiottare il motto di Trump "Make America Great Again".

Quattro anni fa, ricostruendo la sua vita social, Routh sembrava affermare di aver votato per Trump nel 2016, ma di aver ritirato il suo sostegno all'ex presidente: "Mentre eri la mia scelta nel 2016, io e il mondo speravamo che il presidente Trump sarebbe stato diverso e migliore del candidato, ma siamo rimasti tutti molto delusi e sembra che tu stia peggiorando e regredendo", aveva scritto. "Sarò contento quando te ne sarai andato", aveva poi chiosato in un altro post.

La guerra in Ucraina

Quanto al simpatizzare per la causa ucraina, Routh aveva espresso un forte sostegno a Kiev in decine di post su X due anni fa, affermando di essere disposto a morire nella lotta e incitando a "bruciare il Cremlino fino alle fondamenta". L'uomo si era recato in Ucraina perché voleva combattere contro i russi, ma data la sua inesperienza con le armi e avendo già 56 anni, l'esercito di Kiev non lo aveva accettato tra le sue file. Lo aveva raccontato lo stesso Routh in una intervista video rilasciata a Newsweek Romania nel giugno del 2022. Non solo, ma l'uomo aveva utiizzato i suoi profili social per cercare di arruolare coscritti afghani in una raffica di post, a partire dallo scorso ottobre, presentandosi come un mediatore non ufficiale per il governo ucraino. "Soldati afghani: l'Ucraina è in qualche modo interessata a 3000 soldati, quindi ho bisogno che ogni soldato che ha un passaporto mi mandi una copia del suo passaporto da inviare in Ucraina", aveva scritto nei suoi post, pubblicati in inglese e pashtu.

Routh, l'anno scorso, aveva autopubblicato un libro in cui racconta dettagliatamente i suoi sforzi per sostenere Kiev. Nel testo di 291 pagine, descrive la sua disillusione nei confronti della guerra “impossibile da vincere”. Il libro, pubblicato su Amazon senza alcun editore indicato, è intitolato: "La guerra impossibile da vincere dell'Ucraina: il difetto fatale della democrazia, l'abbandono del mondo e il cittadino globale: Taiwan, Afghanistan, Corea del Nord e la fine dell'umanità". In questo libro, Routh racconta anche come si era recato al confine tra Polonia e Ucraina nel tentativo di arruolarsi.

I problemi con la giustizia

Routh sembra avere già avuto problemi con la giustizia: nel 2002 venne arrestato dopo essere stato fermato dalla polizia quando, con un'arma da fuoco, si era barricato in un'attività commerciale, secondo un articolo del Greensboro News & Record di quell'anno che citava la polizia. Dai registri pubblici emergono diversi casi giudiziari che lo hanno coinvolto a partire dagli anni Novanta, tra querele e cause legate al fisco. Il figlio dell'uomo, il 35enne Oran Routh, ha definito il padre come un "uomo onesto e un gran lavoratore", che però "odiava" l'ex presidente e ha dichiarato al Daily Mail di ignorare che il padre fosse in possesso di un fucile, aggiungendo che Routh odiava Trump "come fa ogni persona ragionevole. Trump non piace neanche a me".

Al Secret Service, finito nella tempesta per via delle gravi falle nel sistema dopo l'attentato in Pennsylvania, in queste ore si deve la salvezza di Trump.

Una "task force" bipartisan della Camera, già impegnata a indagare sul precedente attentato, intende ora accertare anche le dinamiche dell'apparente secondo attentato alla vita dell'ex presidente. Il repubblicano Mike Kelly, presidente della commissione d'inchiesta, e Jason Crow, principale esponente del Partito democratico, hanno fissato per questa settimana un incontro coi vertici dei Servizi Segreti.

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