Tra alcol e canne, così molti giovani passano le notti dei fine settimana nel centro storico di Napoli. Siamo stati tra piazza Bellini, piazza San Domenico Maggiore, largo San Giovanni Maggiore, i Banchi Nuovi e piazza del Gesù, e questo è quello che ci hanno raccontato i ragazzi che abbiamo incontrato.Lo sviluppo della movida nel centro antico di Napoli ha portato alla nascita di numerosi baretti. Per un cicchetto o una birra basta un euro. In via Mezzocannone addirittura ci sono distributori che vendono birre in bottiglie di vetro h24, nonostante un’ordinanza del sindaco di Napoli che vieta la vendita di alcol da asporto e di bevande in vetro e lattina a partire dalla mezzanotte.Nelle aree dove si concentra la movida non è raro assistere allo spaccio di sostanze stupefacenti
A Napoli da diversi giorni protestano gli studenti dell'istituto Ferraris di Scampia. Stanno manifestando da quando due ragazzi sono rimasti intossicati dalle esalazioni mentre erano a scuola. Chiedono l'intervento delle istituzioni contro i roghi tossici. Hanno nelle mani dei video che documentano fumi tossici che si levano dall’area adiacente all'istituto, dove si trova un campo rom abusivo. Sotto a un cavalcavia, tra le baracche, ci sono ammassi enormi di rifiuti speciali e pericolosi e si vedono i segni lasciati dai roghi tossici. Una bomba ecologica al confine con la scuola. E basta fare un giro in pieno giorno per vedere una colonna di fumo nero che appesta l’aria fuoriuscire dal comignolo di una casupola dell’accampamento
Dopo anni di attesa, è cominciata la demolizione della prima delle vele di Scampia che dovranno essere smantellate, la vela verde. Ci vorranno 40 giorni per completare l'abbattimento. L'operazione rientra nell'ambito di un progetto di riqualificazione che prevede l'abbattimento anche della vela gialla e delle vela rossa. Resterà in piedi la vela celeste, quella da dove oggi il popolo di Scampia ha seguito l'inizio di una nuova era
Nel centro storico di Napoli c’è un vicolo dove i rifiuti finiscono persino per ostruire il passaggio ai pedoni. Succede nel rione Forcella, nel vico Piscicelli, dove da anni i residenti sono costretti a vivere nel degrado, tra cumuli di spazzatura e grossi topi
Il rudere della villa confiscata alla camorra è un contenitore di rifiuti speciali e pericolosi. Le sue pareti sono annerite da nubi tossiche esalate per anni da quella struttura. Tra i mucchi di rifiuti e i segni lasciati dai roghi tossici, ci sono una decina di baracche allestite abusivamente da famiglie di etnia rom originarie della Croazia, si trovano a ridosso di un villaggio di nomadi autorizzato, nella periferia di Caivano. In mezzo a quella discarica vivono anche dei minori
Ufficialmente erano negli uffici del Comune, in realtà si trovavano a bere un caffè o a sbrigare faccende personali nell’orario di lavoro. A scoprirlo sono stati i carabinieri della stazione di San Vitaliano che, all’esito di indagini avviate alla fine dello scorso anno, hanno dato esecuzione a due misure cautelari emesse nei confronti dei due soggetti incensurati di 65 e 57 anni, impiegati rispettivamente nell’Area Politiche Sociali e nei Servizi Cimiteriali del Comune di San Vitaliano, piccolo centro in provincia di Napoli. A San Vitaliano non tutti sembrano al corrente dell’operazione dei carabinieri. Tra chi non sa e chi evita i microfoni c’è chi si lamenta di servizi comunali inefficienti, a causa di assenze e altre carenze del personale. Il sindaco esprime amarezza e attende gli sviluppi del procedimento giudiziario per decidere i provvedimenti da adottare
Il Mafia tour tra i “luoghi della camorra” ha sollevato l’indignazione generale, a tal punto da far rimuovere l’annuncio pubblicato su internet. Ma a Napoli c’è un quartiere - Scampia - dove da tempo arrivano turisti per vedere da vicino le vele raccontate da Gomorra
Manifestazioni anti-Lega a Scampia, dove la Lega aveva organizzato un convegno poi annullato. Flop per le sardine, scese in piazza con un flash-mob a cui hanno aderito una decina di persone. Molto partecipato il corteo contro la Lega del popolo delle vele
Sarebbero spariti dalla circolazione i ragazzi della banda che nel giorno della festa di Sant'Antonio Abate aggredirono i poliziotti accorsi sul posto per garantire l'ordine pubblico. Nel borgo serpeggia l'amarezza per l'accaduto. In molti condannano quella violenza, provano a dissociarsi da quell'assalto compiuto da ragazzini in un posto che non ha nulla da offrire ai giovani e dove dilaga l'illegalità
Nello storico Borgo di Sant'Antonio Abate, a Napoli, è sparito il tradizionale mercato rionale. Con controlli a tappeto delle forze dell'ordine nell'area mercatale, le bancarelle che occupavano il suolo pubblico sono state sgomberate e ora via Sant'Antonio Abate è libera, deserta e irriconoscibile