Moda per il wedding, abiti da sposa - e da sposo - ma anche da cerimonia con tutti gli accessori indispensabili per il giorno del matrimonio al salone internazionale Sì Sposaitalia Collezioni 2019, in corso a fieramilanocity fino a lunedì 8 aprile. Un appuntamento unico, vetrina e passerella di un fashion show che richiama visitatori dall’Italia e dall’estero alla ricerca del meglio della produzione del settore, a partire dal made in Italy. Interesse confermato fin dal giorno dell’apertura con con stand e corsie affollate di visitatori fra abiti, tendenze e stile, modelle trasformate in splendide spose che si inseguono da un brand all’altro, ma soprattutto dalla partecipazione di 220 collezioni in rappresentanza di 24 Paesi per l’evento più glamour della Milano Bridal Week che richiama buyer da tutto il mondo.
L’eccellenza dell’alta sartoria italiana è presente in fiera con i designer più rappresentativi del settore tra cui spiccano i nomi di Amelia Casablanca, Antonio Riva Milano, Bellantuono Bridal Group, Blumarine Sposa, Maria Pia, Dalin, Diamond Couture, Elisabetta Polignano, Emiliano Bengasi Couturier, Enzo Miccio, Galizia Spose, Jillian, Le Spose di Giò, Luisa Sposa, My Secret, Maison Signore, Radiosa Atelier e Vela. Sul fronte internazionale si registrano nuovi ingressi di brand al loro debutto a Milano come Tony Ward Couture, Rachel Gilbert, Yukinori Morinaga, Julia Kontogruni e Phuong My che si aggiungono alle importanti conferme di Allure, Inmaculada Garcia, Justin Alexander, Lusan Mandongus e Sadoni. Per la cerimonia uomo ecco invece Andrea Versali, Lebole, Pat Maseda, Petrelli, Maestrami Cerimonia e Scribano; new entry d’eccezione l’azienda Lubiam, con le collezioni Lubiam 1911 Cerimonia e Luigi Bianchi Mantova Flirt.
Da non perdere Il Matrimonio dei Sensi, una sofisticata “scatola delle curiosità” curata da Gabriella Giamminola dove scoprire collezioni speciali, accessori, oggetti e divagazioni vanitose sul tema “non solo bianco”, con tutto quello che serve per il matrimonio perfetto. La mostra “Francesco Scognamiglio Icons” svela invece una selezione di capi unici indossati dalle star internazionali e più famose al mondo, tra cui Beyoncé, Madonna, Lady Gaga, Björk, Miley Cyrus. Ulteriore novità di questa edizione è la piazza Profumo di felicità, percorso olfattivo con le fragranze pensate da alcuni brand del wedding. Di richiamo anche il calendario che vede 15 brand sfilare in passerella oltre agli special event dentro e fuori la fiera.
“Abbiamo voluto organizzare una edizione glamour, contemporanea e innovativa rispetto al passato. Un cambiamento di immagine che ha consentito alle aziende di seguirci in questa evoluzione. Tutti gli espositori si si sono presentati con ottime collezioni - spiega Simona Greco, direttore della manifestazioni di Fiera Milano -. A Sì Sposaitalia è importante presentare il mondo del bianco per la sposa fra tradizione e stile contemporaneo, ma soprattutto le diversificazioni legate ai matrimoni, aperte a domande nuove con una forte crescita dei matrimoni civili, presentando un’offerta completa ai consumatori”.
“Assieme a questo in fiera c’è sempre più attenzione alla cura di tutta la cerimonia: dalla location all’allestimento agli ospiti. Tutto deve essere coerente con lo stile scelto per la giornata - aggiunge Simona Greco -. Quest’anno abbiamo lanciato anche la Milano Bridal Week con eventi diffusi nelle maggiori showroom di abiti da sposa che organizzano party, incontri, presentazioni. Milano è centrale, genera innovazione, trend. Non dimentichiamo che il sistema moda italiano è partito proprio da Milano e oggi è ancora centrale per il mercato internazionale. Come Fiera Milano siamo coerenti con questa storia di successo e la interpretiamo proponendo non solo una piattaforma di incontro business fra domanda e offerta ma accogliendo culture diverse che incontrandosi si scambiano esperienze, conoscenze, formazione. Come dimostrano i tantissimi buyer americani, asiatici e di altri mercati esteri che vengono a Milano per comprare il made in Italy e a prendere contatto con le aziende internazionali con una forte una capacità distributiva”.
Moda bridal alto di gamma, intreccio sapiente di qualità, artigianalità sartoriale e design. L’essenza del saper fare che si ritrova nella storia di aziende che su questo fondano il proprio successo e la propria crescita. Come quella di Maison Signore, nata 40 anni fa a Caserta che a Sì Sposaitalia presenta le sue collezioni. Due anni fa la Maison a conduzione familiare ha rilevato un brand storico come Giovanna Sbiroli e sei mesi fa Le Spose di Sofia, due aziende pugliesi icone del made in Italy di qualità. Con l’obiettivo di rafforzarsi sul mercato nazionale ma soprattuto di crescere su quello internazionale salvaguardando la tradizione manifatturiera della moda made in Italy.
“Sono state operazioni importanti e stiamo rilanciando le produzioni con lo stile che caratterizza da sempre la nostra Maison - spiega l’ad Gino Signore - fin dall’inizio, quando mia mamma dette vita ai primi abiti da sposa. ll nostro è un prodotto artigianale di lusso che parte dalla scelta della materia pregiata per abiti da sposa belli come solo noi italiani sappiamo fare, alla confezione sartoriale. Collezioni originali, autenticamente italiane. Circa 2mila capi all’anno apprezzatissimi in Italia ma soprattutto all’estero: negli Stati Uniti e in Giappone in particolare ma anche in Russia e su altri mercati dove per il matrimonio vogliono abiti belli e di qualità”.
Che per essere realizzati hanno bisogno di maestranze specializzate che oggi non è facile trovare. “Così abbiamo lanciato la Signore Academy con lo scopo di avvicinare le persone, soprattutto giovani, al nostro mondo facendo formazione per sarte e ricamatrici e abbiamo lanciato anche un contest per designer. È un saper fare che dobbiamo tutelare e non possiamo permetterci di perdere - aggiunge Gino Signore - è l’essenza dello stile italiano declinato nel racconto dell’abito da sposa delle collezioni”.
Alta moda di modelli cuciti rigorosamente a mano per lei: classici, romantici, seducenti ma anche contemporanei che arrivano fino al Made to Measure con la realizzazione di capi personalizzati.
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