
La tecnologia fa passi da gigante e anche una piccolissima impronta del passato oggi è in grado di risolvere misteri aperti da anni. Una delle vicende recenti più eclatanti è quella del serial killer di Long Island - abbreviato LISK - che dal 1993 al 2011 ha ucciso almeno dieci anni, anche se secondo gli esperti il bilancio potrebbe essere molto più elevato. I cadaveri delle vittime – quasi tutte prostitute – sono stati rinvenuti tra cespugni e dune nell'area di South Shore di Long Island, nello stato di New York, ma il presunto responsabile è stato arrestato solo nel luglio del 2023: l’architetto newyorkese Rex Heuermann, incastrato secondo gli inquirenti da corrispondenze di dna per almeno 7 delle vittime accertate.
I ritrovamenti
Molti dei resti delle vittime sono stati trovati dalle autorità tra il 2010 e il 2011 nel corso di una perquisizione nell’area lungo Ocean Parkway, vicino alla città balneare di Gilgo, a Oak Beach nella contea di Suffolk e nell'area dello Jones Beach State Park nella contea di Nassau. Per la precisione, i resti di quattro vittime – “The Gilgo Four” – sono stati individuati nel dicembre del 2010, mentre i resti di altre sei vittime sono stati rintracciati tra il marzo e l’aprile del 2011. Secondo gli esperti, gli ultimi gruppi di resti sarebbero precedenti ai quattro corpi trovati nel dicembre del 2010.
Le vittime
Sandra Costilla
Secondo quanto ricostruito dalle autorità, la prima vittima del serial killer di Long Island è stata Sandra Costilla, 28enne originaria di Trinidad e Tobago uccisa il 19 novembre del 1993. Viveva a New York City al momento della scomparsa: il suo corpo è stato trovato dopo pochi giorni da un gruppo di cacciatori in una zona boscosa del Mare del Nord, a circa 60 miglia da Gilgo Beach.
The Gilgo Four
Il gruppo di quattro vittime rinvenute nel dicembre del 2010 comprendeva Maureen Brainard-Barnes (scomparsa il 9 luglio del 2007), Melissa Barthelemy (scomparsa il 12 luglio del 2009), Megan Waterman (scomparsa il 6 giugno 2010) e Amber Lynn Costello (scomparsa il 2 settembre del 2010). Tutte e quattro escort, tutte e quattro conosciute per la pubblicazione di annunci su Craiglist.
Le altre sei vittime
I resti di altre vittime sono stati trovati tra marzo e aprile 2011 in un’altra area, fuori dal viale vicino a Oak Beach e Gilgo Beach, a due miglia da quelli trovati nel dicembre del 2010. Tra i cadaveri rinvenuti a marzo quelli di Jessica Taylor (scomparsa il 21 luglio del 2003), Valerie Mack (conosciuta anche come Melissa Taylor, scomparsa nel 2000), una donna non identificata designata "Jane Doe No. 3" o "Peaches" e una bambina non identificata che era la figlia di "Peaches". Poi, ad aprile, le autorità di Long Island, hanno trovato altri due gruppi di resti, a un miglio di distanza l’uno dall’altro: i cadaveri di “Asian Doe” (donna transgender o travestita) e “Jane Doe n. 7”, poi identificata in Karen Vergata.
Shannan Gilbert
Sempre nel 2011, a dicembre, la polizia ha ritrovato i resti di Shannan Gilbert, la donna per la quale erano inizialmente state avviate le ricerche. In un primo momento per gli investigatori la sua morte sembrava essere stata accidentale. La 24enne, scomparsa il primo maggio del 2010, lavorava come escort.
Le indagini
Dopo anni di indagini senza risposta – anche a causa di attriti tra le agenzie – nel dicembre del 2015 il commissario di polizia della contea di Suffolk Tim Sini ha annunciato il coinvolgimento dell’FBI, fino a quel momento attiva solo nella ricerca delle vittime. Un’importante novità è arrivata nel settembre del 2014, quando l’autopsia indipendente condotta dal medico legale Michael Baden sui resti di Shannan Gilbert aveva aperto all’ipotesi di uno strangolamento. Un altro passaggio determinante risale al 2020, quando è arrivato il via libera alla resa pubblica delle prove raccolte.
In particolare, nel gennaio del 2020 il commissario di polizia della contea di Suffolk Geraldine Hart ha pubblicato le immagini di una cintura trovata sulla scena del crimine con le lettere "HM" o "WH" (a seconda dell'orientamento della cintura) impresse in pelle nera. La cintura era stata trovata durante le indagini iniziali vicino a Ocean Parkway a Gilgo Beach. Inoltre, nello stesso periodo è stata avanzata e accettata la proposta per utilizzare la genealogia per identificare le vittime non identificate.
Come è stato individuato il (presunto) serial killer di Long Island
La clamorosa svolta arriva il 13 luglio dl 2023, verso ora di cena: la polizia arresta l’architetto newyorkese Rex Heuermann. 61 anni, sposato e padre di due figli. Un uomo all’apparenza come tanti, che nel periodo di attività del serial killer di Long Island non si è mai allontanato da quelle spiagge, ma anche giudicato bizzarro dai suoi vicini di casa. “Non sono affatto stupito a causa di tutta quella sua stranezza” il commento di un residente della zona.
Come certificato dagli investigatori, ci sarebbero corrispondenze di dna per almeno 7 delle vittime accertate: Amber Lynn Costello, Megan Waterman, Melissa Barthelemy, Maureen Brainard-Barnes, Sandra Costilla, Jessica Taylor e Valerie Mack. Le tracce del dna sono state ritrovate sul cartone di una pizza mangiata da Rex Heuermann. A tradire l’architetto un’automobile immatricolata a suo nome a bordo della quale nel 2022 era stata vista una delle sue vittime. A completare il quadro l’analisi dei tabulati telefonici – compresi i burner phone, i telefoni usa e getta – e le ricerche internet sul caso del serial killer di Long Island.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Rex Heuermann avrebbe commesso gli omicidi mentre moglie e figli erano fuori città. Inoltre, gli agenti hanno scoperto che l’architetto deteneva una licenza per 92 pistole. “Signori e signore, Rex Heuermann è un demonio che cammina tra di noi, un predatore che ha rovinato numerose famiglie. Se non fosse stato per i componenti di questa task force, probabilmente sarebbe ancora a piede libero” le parole di Rodney Harrison, capo della polizia della contea di Suffolk.
Il processo nei confronti di Rex Heuermann è iniziato il primo agosto del 2023. Lo scorso dicembre, l’architetto è stato accusato di aver ucciso sette donne e in ballo ce ne sarebbe un’ottava. “Vostro onore, non sono colpevole di nessuna di queste accuse” la versione del presunto assassino seriale, che fin dal giorno del suo arresto ha sostenuto la sua innocenza. Gli avvocati dell’uomo – in isolamento senza cauzione – hanno dichiarato di voler contestare la validità del test del dna e il procuratore distrettuale della Suffolk County, Ray Tierney, ha acconsentito a un’udienza sui metodi scientifici usati dal laboratorio esterno in questo caso, poiché non sono mai stati visti prima in un tribunale di New York. Ma di questo processo se ne parlerà a lungo.
La serie Netflix
Il 31 marzo del 2025 è uscita su Netflix "Gone Girls: il serial killer di Long Island": diretta dalla regista
due volte candidata agli Oscar® e premiata agli Emmy® Liz Garbus (Lost Girls), la docuserie divisa in tre puntate offre uno sguardo autorevole sui colpi di scena di un caso che ha fatto notizia e che ancora non è chiuso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.