Adesso i sindacati preparano l'autunno caldo La Fiom in piazza. Ma non c'è l'autorizzazione

Le parti sociali preparano settimane di proteste e contestazioni. Indetto per venerdì lo sciopero dei treni. Nello stesso giorno la Fiom scenderà in piazza a Roma, ma la prefettura non ha dato l'autorizzazione. Landini protesta: "Noi garantiamo la sicurezza". Cgil in piazza il 3 dicembre. Intanto Alemanno vieta i cortei a Roma per un mese

Adesso i sindacati preparano l'autunno caldo 
La Fiom in piazza. Ma non c'è l'autorizzazione

Il sindacato prepara un autunno caldo contro il governo. Scioperi, manifestazioni e contestazioni. Dalla Fiom alla Cgil, le parti sociali vogliono portare in piazza i lavoratori per protestare contro le politiche economiche del governo. Le tute blu della Cgil scenderanno in piazza il 21 ottobre con i lavoratori della Fiat. Tuttavia, ancora non è arrivata l’autorizzazione per il corteo a Roma. E ancora: sempre venerdì prossimo le segreterie nazionali dei sindacati di categoria hanno proclamato uno sciopero nazionale del personale del Gruppo FS Italiane dalle 9 alle 17. La Cgil, invece, sta organizzando una grande manifestazione nazionale per il lavoro, a Roma. L'appuntamento è in Piazza San Giovanni, il prossimo 3 dicembre.

Si preannunciano settimane davvero calde. I sindacato scalda la piazza per protestare contro il governo. Nonostante sabato la manifestazione degli indignati sia sfociata in violenze e devastazioni, le parti sociali organizzano nuove contestazioni. Anche se per la manifestazione di venerdì prossimo non è stata ancora data l'autorizzazione. Maurizio Landini, leader delle tute blu della Cgil, fa sapere che è arrivata l’autorizzazione per la concentrazione dei manifestanti - tra cui il segretario di Corso d’Italia Susanna Camusso - a Piazza Esedra ma è invece stata negata per le tre piazze proposte per l’arrivo del corteo: prima Piazza Navona, poi Piazza Farnese, infine Piazza Santi Apostoli. "Noi garantiamo la sicurezza", ha voluto rassicurare Landini vista la terribile giornata di scontri che ha vissuto la Capitale solo due giorni fa. Intanto sul fronte aziendale del Lingotto il ceo, Sergio Marchionne, continua a lavorare e a puntare soprattutto sul mercato nordamericano.

Intervistato da Automotive News il manager italo-canadese rivela che sta lavorando sul marchio Alfa Romeo la cui immagine "è stata erosa in Europa da anni di qualità mediocre, di motori superati e modelli datati".

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