Non solo hanno rischiato il linciaggio. Ma anche di farsi scappare un balordo che aveva appena rapinato una donna e che loro stessi avevano rincorso con tanta determinazione, apprestandosi a catturarlo. Alla fine è andata come doveva andare venerdì pomeriggio nel quartiere Isola: due poliziotti sono riusciti a mettere le manette a un malvivente egiziano. Anche se di tutto si è trattato fuorché di un'operazione semplice.
Ma vediamo com'è andata. Tutto è cominciato poco dopo le 16.30 di venerdì in via Borsieri. Quando un agente delle volanti, in quel momento fuori servizio, ha sentito le urla di una donna provenire dall'interno di uno stabile. La poveretta, una 64enne italofrancese, era appena stata rapinata sul pianerottolo di casa della collanina d'oro da un egiziano che subito dopo era fuggito. Notando il nordafricano che scappava, il poliziotto gli si è messo alle calcagna e ha tentato di bloccarlo, ma l'altro lo ha colpito a calci. Ne è nata una disputa molto accesa, durante la quale lo straniero ha perso la collana appena strappata alla donna. Quindi l'egiziano è riuscito a liberarsi ed è scappato nuovamente, inseguito ancora dal poliziotto che non lo ha perso di vista, percorrendo, sempre di corsa, via Confalonieri, via Volturno e via Sebenico, fino a via Sassetti.
Quando lo ha finalmente riacciuffato entrambi sono caduti per terra. L'egiziano ha tentato più volte, in vari modi, di divincolarsi. Non riuscendoci, ma deciso comunque a liberarsi, lo straniero ha conficcato i denti nel polso sinistro dell'agente che, a sua volta, non ha però mollato la presa. Il rapinatore ha «azzannato» il braccio anche di un altro poliziotto, un sovrintendente del commissariato Garibaldi-Venezia, pure lui libero dal servizio e che, notando il collega in difficoltà per strada, lo aveva raggiunto per dargli manforte.
Intorno al rapinatore bloccato e ai due poliziotti in attesa di rinforzi dalla centrale operativa, nel frattempo, si è radunato un folto capannello di persone. E un 29enne italiano con precedenti e domiciliato proprio lì all'Isola nella casa occupata di via Angelo della Pergola 5, ha iniziato a inveire contro gli agenti, lanciando insulti, attirando l'attenzione dei passanti a cui ha cercato di far credere che lo straniero era stato pestato ingiustamente dalla polizia.
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