Alda Merini raccontata dalle figlie

Domenica prossima sarebbe stato il 69esimo compleanno della grande poetessa. Le quattro hanno voluto raccontare la sua storia in un sito. E Milano la celebra con una targa commemorativa

Alda Merini raccontata dalle figlie

Milano - "Sono nata il ventuno a primavera ma non sapevo che nascere folle, aprire le zolle potesse scatenar tempesta...". Domenica prossima, primo giorno di primavera, sarebbe stato il 69esimo compleanno della poetessa Alda Merini. Le quattro figlie Emanuela, Barbara, Flavia e Simona hanno voluto raccontare la sua storia. "Non la storia della famosa poetessa che tutti già conoscono ma la storia di una madre, una madre un po' particolare". Da qui l'idea di un sito (www.aldamerini.it) per rivivere - passo dopo passo - il percorso artistico, la biografia e gli incontri con figure importanti della letteratura italiana. Un modo concreto per ripercorrere la straordinaria vita della poetessa milanese.

Raccontare Alda Merini "Sono nata a Milano il 21 marzo 1931, a casa mia, in via Mangone, a Porta Genova: era una zona nuova ai tempi, di mezze persone, alcune un po’ eleganti altre no. Poi la mia casa è stata distrutta dalle bombe. Noi eravamo sotto, nel rifugio, durante un coprifuoco; siamo tornati su e non c’era più niente, solo macerie. Ho aiutato mia madre a partorire mio fratello: avevo 12 anni". A quattro mesi dalla sua morte le figlie hanno raccolto fotografie e versi. Nel sito spicca soprattutto una verità toccante e autentica: la storia di una madre che non sempre potè stare vicino alle sue figlie. "La maternità è una sofferenza, una gioia molto sofferta - spiegava la Merini - da un amante ci si può staccare, ma da un figlio non riesci". Il sito riporta le iniziative del comune in vista della Giornata mondiale della poesia e presenta ufficialmente il Comitato pro Nobel Alda Merini. Sull’homepage uno dei versi più famosi della poetessa: "Sono una piccola ape furibonda mi piace cambiare di colore, mi piace cambiare di misura".

Milano ricorda la poetessa Anche il Comune di Milano ricorderà la poetessa dedicandole una targa davanti alla sua abitazione sui Navigli, un concerto e un recital con Valentina Cortese e Milva. "Milano è una città poetica perchè poesia deriva da poiesis, da un fare che trasforma - ha commentato l'assessore comunale alla Cultura, Massimiliano Finazzer Flory - caratteristica che rappresenta l’identità della nostra città". Tra le manifestazioni a lei dedicate lo scoprimento di una targa in via Ripa di Porta Ticinese 47, nella casa in cui abitò. Sulla targa si legge: "Ad Alda Merini. Nell’intimità dei misteri del mondo".

Nel pomeriggio nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie al Naviglio, Valentina Cortese interpreterà il Magnificat della Merini e in serata al Teatro Dal Verme è previsto il recital Una piccola ape furibonda.

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