Alemanno: «Verifica sul rischio sismico»

Alemanno: «Verifica sul rischio sismico»

Dopo Pasqua, quando sarà finita l’emergenza per il terremoto che ha colpito l’Abruzzo, ci sarà una riunione con le strutture statali e comunali per fare il punto della situazione sulla prevenzione nella nostra città e su come ci si deve preparare a rischi di questo genere a Roma. Il sindaco Gianni Alemanno ne parla a margine della riapertura dell’aiuola di piazza Venezia, sottolineando che «a Roma non ci sono rischi specifici, ma bisogna stare ugualmente molto attenti». «L’esempio negativo di quanto successo all’Aquila - aggiunge il sindaco - ci deve spingere ad essere molto vigili».
A proposito della sua visita nelle zone terremotate, Alemanno racconta che «il ricordo non può non essere che quello della Casa dello studente. È una delle cose più terribili, perché si trattava di un palazzo moderno, eppure guardandolo si capiva che qualcosa non ha funzionato. Se fosse stato costruito bene come altri palazzi, ciò non sarebbe successo. Quindi ha fatto bene la magistratura ad aprire un’inchiesta. Bisogna fare in modo che tutte le norme tecniche vengano rispettate». Ma il vero problema, secondo il primo cittadino, è quello di stare vicino agli abruzzesi nel momento della ricostruzione. «Serve una continuità di intervento - dice - e il non dimenticarsi di ciò che è successo tra 15 giorni».
Una proposta per cercare di rendere Roma più sicura viene lanciata dall’assessore all’Urbanistica del Comune, Marco Corsini, a margine della riunione della commissione competente: un bollino di idoneità statica per ogni fabbricato di Roma, sia pubblico che privato. Nel corso della commissione, Corsini, interpellato sulle norme di sicurezza in caso di sismi, ha spiegato che «il problema a Roma è che più del 30 per cento degli edifici sono spontanei, nessuno ha potuto testarli. Sono edifici privati e incontrollati». «Secondo me - sostiene l’assessore - questa amministrazione deve riprendere in mano in maniera vigorosa il fascicolo del fabbricato, ovvero l’imposizione di un obbligo per tutti i fabbricati di Roma di far redigere da tecnici un documento che ne attesti la corretta costruzione essenzialmente sotto il profilo dell’idoneità statica». Il fascicolo di fabbricato fu realizzato subito dopo la tragedia di via di Vigna Jacobini avvenuta nel 1997 quando per problemi strutturali implose un intero edificio e morirono 27 persone.
Da martedì prossimo, intanto, gli uffici del consiglio comunale di via della Greca saranno a disposizione dei consiglieri che vorranno devolvere uno o più gettoni di presenza in favore delle vittime e degli sfollati del terremoto in Abruzzo. Sempre nella stessa giornata la conferenza dei capigruppo definirà il coordinamento e la destinazione di questa raccolta che sarà monitorata dalla presidenza.

«Donerò una somma pari a due gettoni di presenza per aiutare le vittime di questa tragedia - fa sapere Marco Pomarici, presidente del consiglio comunale -. Propongo ad ogni consigliere di donare almeno la stessa cifra».

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