Enrico Bonzio
da Milano
La corsa di Alitalia verso la ristrutturazione è meno in salita: nei primi sei mesi dellanno sono cresciuti i ricavi, sono state ridotte le perdite e sono aumentati i risparmi sugli acquisti. Questo il quadro complessivo fatto ieri dal numero uno della compagnia Giancarlo Cimoli nel corso di un incontro con i sindacati che dato un giudizio positivo sullandamanto economico della società.
Ed ecco i numeri. La compagnia ha realizzato una riduzione della perdita di circa 80 milioni rispetto al budget e di circa 200 milioni rispetto al primo semestre 2004. Nel primo semestre del 2004 Alitalia aveva registrato una perdita netta di 620 milioni. I ricavi da passeggeri, inoltre, hanno segnato un aumento del 18% rispetto al primo semestre 2004. L'incremento dei ricavi, ottenuto - come ha sottolineato Cimoli - in un contesto più competitivo delle aspettative con l'ingresso di Ryanair nel mercato domestico, è stato favorito da un'azione coordinata nel settore commerciale.
La capacità offerta è aumentata di oltre il 10% rispetto al 2004 senza nuovi investimenti, la politica tariffaria è stata ridefinita con un impatto sui ricavi superiore a 230 milioni nei primi sei mesi del 2005 rispetto al corrispettivo 2004. Le principali voci di costo, ha aggiunto Cimoli, sono state messe sotto controllo. I risparmi già ottenuti sono superiori a 110 milioni sull'anno, diventeranno 200 milioni entro fine anno e 240 entro il 2006. A giugno scorso, ha ribadito il numero uno della compagnia, le uscite volontarie sono state duemila rispetto al 31 agosto 2004. Preoccupazione per il costo del petrolio che «se si assestasse intorno ai 50 dollari al barile - ha detto Cimoli - si potrebbe arrivare ad un punto di equilibrio, oltre questa soglia iniziano i problemi».
Nessun dettaglio invece sulle alleanze: sarebbe esclusa quella con Lufthansa, rimane probabile quella con Air France-Klm. Mentre per quanto riguarda laumento di capitale ha confermato che inizierà a fine ottobre o al massimo i primi giorni di novembre.
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