da Milano
È il Blue Ray lo standard ufficiale per lalta definizione. In molti avevano previsto una simile fine già allinizio dellavventura dellalta definizione, i due consorzi concorrenti erano apparsi subito sbilanciati: da una parte lHd Dvd supportato da Toshiba, Microsoft e Intel, dallalta parte il Blu-ray adottato da tutti i principali big dellelettronica di consumo tra cui Sony, Samsung, Panasonic, Philips e Pioneer. Comunque la si voglia vedere, una cosa è chiara: la guerra degli standard è sempre una sconfitta sia per il mercato che per i consumatori e questa volta, tutto sommato, lo scontro è durato poco. Il primo Hd Dvd ha infatti esordito solo due anni fa in Giappone. Labbandono di Toshiba avrà effetti positivi sullo sviluppo dei prodotti ad alta definizione, televisori Full-HD, ma soprattutto lettori Blu-ray a prezzi più competitivi. I benefici dellalta definizione che consistono in una qualità visiva e sonora decisamente superiore rispetto al tradizionale modo di vedere la Tv rappresentano un punto di arrivo per gli appassionati di home cinema. I costi per assicurarsi un impianto adeguato composto da televisore piatto, impianto home theater, lettore blu-ray e film in HD non sono ancora alla portata di tutti. Nonostante i prezzi siano scesi in un paio di anni del 20/30 per cento con un progressivo aumento qualitativo dei dispositivi ad alta definizione, oggi il budget da spendere è non meno di 2.000 euro. Tra i televisori che offrono un buon rapporto qualità prezzo ci sono LG 37LF65 (1.049 euro) e Sharp 42X20E (1.599 euro); per un impianto audio/video completo come il Samsung HT BD2 bisogna invece spendere 1499 euro, mentre tra i lettori blu-ray più competitivi troviamo il Philips BDP-7100 (499,99 euro).
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