Altre vittime per il gelo E nei prossimi giorni nevicherà ancora

Le previsioni meteo non danno tregua alla Penisola. Muoiono altre quattro persone FOTO Marche - Campania - Abruzzo - Emilia

Altre vittime per il gelo E nei prossimi giorni nevicherà ancora

Le previsioni del tempo non fanno sperare niente di buono: una nuova, pesante ondata di gelo e neve è in arrivo dalla Russia. E l'Italia inizia un'altra settimana sotto zero. Mentre le nevicate si stanno attenuando e concedono un paio di giorni di respiro, è il gelo a far scattare un'altra emergenza.

Ad Avezzano, in provincia de L'Aquila, è stato trovato morto un camionista di 68 anni: era fermo in una piazzola di sosta sulla superstrada del Liri. E questa mattina è stato trovato un altro cadavere. Si trovava in un casolare abbandonato nelle campagne di Acquangera sul Chiese, nel Mantovano. La vittima sarebbe un extracomunitario sulla quarantina, che secondo gli operatori del 118, sarebbe morto a causa del freddo. Drammatico elenco a cui si aggiunge una terza vittima: si tratta di un anziano di 84 anni, della provincia di Campobasso, che colto da un'emorragia, si è messo in viaggio, a piedi, verso l'ospedale, per ricevere le cure necessarie. Unica soluzione dato che le strade erano completamente bloccate dalla neve e nessun mezzo di soccorso poteva raggiungerlo. L'uomo, avvolto in una coperta, è stato ucciso dal freddo. Verso le 17 è stata trovata anche la quarta vittima: è un settantenne di Ancona, morto sempre a causa del freddo. Si trovava nel suo pollaio, nella frazione Barcaglione, quando una parente, infermiera di professione, l'ha trovato e ha provato a rianimarlo invano con un massaggio cardiaco.

Il maltempo non darà tregua alle regioni che al momento stanno soffrendo di più l'emergenza, che anche nei prossimi giorni saranno influenzate da abbondanti nevicate. Come l'Emilia Romagna, le Marche e l'Abruzzo. In Toscana l'allerta meteo per ghiaccio e neve è stata prorogata di sette giorni. A comunicarlo è la Protezione civile regionale, che annuncia disagi da oggi fino a lunedì prossimo, 13 febbraio. La neve, invece, tornerà da questa notte e proseguirà fino a mercoledì mattina soprattutto sull'Alto Mugello e sulla Val Tiberina, dove sono previste precipitazioni abbondanti con possibili black out elettrici e telefonici e interruzioni della viabilità.

Milano si risveglia a -10°

Il capoluogo lombardo si è risvegliato con un gran gelo, e una temperatura che è scesa fino a dieci gradi sotto lo zero. Nonostante il gran freddo e il ghiaccio sulle auto e sulle strade, fortunatamente non si registrano incidenti gravi. "Il 118, la polizia locale e la stradale - fanno sapere - hanno un incremento di interventi per i piccoli tamponamenti in città e nelle tratte autostradali, con due incdienti più seri, ma senza feriti gravi, che si sono verificati stamani in A/4 verso Milano e, in città, in piazzale Cuoco". Secondo le previsioni del meteo, le temperature rigide dovrebbero proseguire per tutta la giornata per poi far spazio a un innalzamento che dovrebbe portare a nuove precipitazioni nevose.

In settimana torna la neve

Oggi su Bologna splende il sole ma per domani è prevista una nuova nevicata che interesserà tutto il territorio. Forlì e Cesena sono i paesi più colpiti, insieme ai comuni dell’entroterra romagnolo che sono sepolti da 2 metri di neve. "Adesso Roma è sostanzialmente funzionante e ci prepariamo a riaprire tutto per domani mattina", ha rassicurato il sindaco della capitale Gianni Alemanno intervenendo a Mattino 5. Intanto però il Comune fa sapere che domani le scuole rimarranno ancora chiuse, anche se gli uffici pubblici saranno riaperti. La neve però non interesserà solo l'adriatico e tornerà anche in pianura, al Nord e sul versante tirrenico, in Toscana e in Lazio. La Protezione civile ha deciso quindi di diramare un ulteriore allerta meteo per segnalare, nella giornata di oggi, l'arrivo di piogge al Sud e neve in pianura su Emilia Romagna, Abruzzo, Molise, Marche, Campania e Puglia. La giunta regionale del Lazio ha anche deliberato lo stato di calamità naturale. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lazio Renata Polverini. Una candidata a diventare segretario del Pd Lazio propone di rimandare di una settimana la data delle primarie per eleggere appunto il nuovo segretario del Pd Lazio, previste per il 12 febbraio, a causa del maltempo, per mettere: "le esigenze del territorio davanti ai regolamenti interni".

La neve è causa di grossi disagi anche in Basilicata, in particolare l'attività accademica dell'Università della Basilicata, nelle sedi di Potenza e Matera, è stata sospesa dal rettore, Mauro Fiorentino, da oggi fino a mercoledì 8 febbraio. La decisione è stata presa in risposta alle difficoltà negli spostamenti in gran parte della regione, causati dal maltempo. A partire da metà settimana è in arrivo una nuova ondata gelida dalla Russia. I militari sono intervenuti in numerosi comuni delle province più colpite, nel Lazio, in Abruzzo, Molise, Toscana, Emilia Romagna e Marche. Per le prossime ventiquattr'ore sono previste continue nevicate su Emilia Romagna, Abruzzo e Molise e nella tarda mattinata arriveranno anche su Marche e Campania. Nel Nordovest d'Italia "non faceva così freddo da 70 anni, nevica ancora e si attendono nuove temperature siberiane". Queste le parole di Edoardo Ferrara, meteorologo di 3bmeteo, che annuncia anche "nuove nevicate sul versante adriatico nella giornata di martedì, fino alla costa dall’Emilia al foggiano". La neve bloccherà le regioni del centro, dove sono attesi ulteriori accumuli di 20-40cm tra il bolognese, la Romagna interna e l'Appennino marchigiano. Una veloce perturbazione interesserà anche il Nord tra giovedì sera e venerdì, con nevicate sparse fino in pianura, che potranno però diventare una vera e propria bufera se incontreranno la bora.

La condizione delle autostrade

Neve anche sulle autostrade: al momento nevica sull’A14, tra Vasto,

in provincia di Chieti, e Poggio Imperiale, nel foggiano; sulle autostrade abruzzesi A24 ed A25 tra Basciano e l’allacciamento con l’A14 e l’A/16 Napoli Canosa; sull’A3 è prevista l'uscita obbligatoria per i mezzi pesanti

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