Buonocore, l’uomo che cambia le regole del gioco

Il fondatore e ceo del gruppo Langosteria ha ricevuto il Game Changer Award assegnato dalla prestigiosa La Liste, che valuta i ristoranti attraverso un rigoroso approccio scientifico basato su dati e algoritmi. L’ennesimo riconoscimento a un gruppo con quattro ristoranti a Milano (presto cinque), uno a Paraggi, uno a St Moritz e uno a Parigi tutti basati sulla filosofia di far felici i clienti

Buonocore, l’uomo che cambia le regole del gioco
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Se c’è un brand di avanguardia sulla scena gastronomica milanese, ebbene questo è Langosteria. Avanguardia non intesa, sia chiaro, come ricerca di tecniche stupefacenti o di ingredienti esotici: nei non si praticano frollature o sferificazioni, e nemmeno si ammanniscono spiegazioni da master universitari.

Si pensa a far star bene il cliente grazie a: 1) un ottimo cibo, secondo un menu prevalentemente di acqua realizzato con ingredienti di altissimo livello utilizzati con eleganza e senso del sapore in ogni sede dai vari chef resident secondo le linee del corporate chef Domenico Soranno; 2) un’atmosfera al contempo calda e lussuosa, intendendo con questo aggettivo la capacità di far vivere ai clienti un tempo di qualità; 3) dare ai clienti il senso di appartenere a un circolo di privilegiati, e non a caso il patròn Buonocore ama dire che Langosteria è il più grande club milanese senza tessera d’iscrizione. In tanti hanno cercato di spiegare il successo di Langosteria, brand fondato nel 2007 e cresciuto lentamente ma inesorabilmente e ormai primo gruppo italiano della ristorazione per fatturato (nel 2024 all’incirca 62 milioni di euro, con Parigi in testa). Anche io mi sono messo di buzzo buono ad analizzare il fenomeno in alcune occasioni. Ma non è questa la sede per farlo. Qui racconto del fatto che martedì, nel corso di un pranzo al Langosteria Bistrot in via Privata Bobbio, il fondatore e ceo Enrico Buonocore ha voluto festeggiare con amici, giornalisti e grandi chef il prestigioso La Liste 2025 Game Changer Award assegnato qualche tempo fa a Parigi durante una cena di gala presso l’Hôtel del Ministero degli Affari Esteri.

Langosteria

Il Game Changer Award di La Liste va ogni anno a coloro che hanno cambiato le regole del gioco del mondo della ristorazione e fa parte del celebre programma di premi internazionali dell’organizzazione, rende omaggio a chi, con dedizione e innovazione, ha trasformato il panorama culinario mondiale. Riconosciuta per il suo rigoroso approccio basato su dati e algoritmi, La Liste analizza oltre 1.100 fonti - tra guide gastronomiche, media e recensioni dei clienti - per premiare figure e realtà che incarnano innovazione, sostenibilità e l’evoluzione dell’esperienza gastronomica. Quindi non ha ispettori propri ma solo meccanismi automatici affinati nel tempo ed estremamente rigorosi per intercettare le tendenze e i cambiamenti della ristorazione in maniera quasi scientifica. Il riconoscimento celebra la visione innovativa di Enrico Buonocore e il successo globale del brand Langosteria.

“È un grande onore ricevere il La Liste 2025 Game Changer Award – ha detto Buonocore ricevendo il premio dalle mani di Hélène Pietrini, direttore generale di La Liste -. Questo riconoscimento rappresenta una testimonianza della straordinaria dedizione e passione del team Langosteria, che ogni giorno dà vita alla nostra visione. Con Langosteria ci impegniamo a creare esperienze indimenticabili per i nostri ospiti, mantenendo sempre l’autenticità e la qualità delle materie prime. Da noi non conta solo il cibo ma il sorriso che rende le persone grate e che rende l’Italia diversa da ogni altro Paese”. Al pranzo hanno partecipato anche quattro grandi chef italiani, che sono per Buonocore amici e fonte di ispirazione: Norbert Niederkofler, tristellato all’Atelier Moessmer di Brunico, Antonio Klugmann, stellata dell’Argine a Vencò, Andrea Berton, stellato al Rsitorante Berton di Milano e il sommelier Alberto Santini del tristellato Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio, nel Mantovano. Langosteria Group ha quattro ristoranti milanesi (la casa madre Langosteria in via Savona, Langosteria Bistrot, Langosteria Café in Galleria del Corso e Langosteria Cucina sempre in via Savona) che presto diventeranno cinque con l’apertura entro fine 2025 di un nuovo locale in Palazzo Fendi in zona Montenapoleone.

Poi ci sono il locale piéd-dans-l’eau a Paraggi, a due passi da Portofino, e quelli di St Moritz e di Parigi, al settimo piano del lussuosissimo hotel Cheval Blanc del gruppo LVMH. Nei prossimi anni si aggiungeranno un’insegna a Londra e una a Miami, ma il piano di sviluppo è sempre in evoluzione.

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