Beata gioventù

A Riccione, gli Assoluti sembrano l’Aquafan: ragazze e ragazzi che sudano, si divertono e fanno record. Ieri bis Curtis, primato nei 50 sl

Beata gioventù
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L'Aquafan di Riccione è ora la piscina, dove si costruiscono medaglie. In vasca c'è però poco da ballare, ma da faticare. «Ho sputato sangue...» ha detto Sara Curtis martedì dopo aver strappato il record italiano dei 100 stile libero alla Divina del nuoto, Federica Pellegrini, che aveva 28 anni quando stabilì il primato, mentre la ragazza da Savigliano ne ha 18. Dunque, è solo l'inizio. Tanto che ieri si è ripetuta migliorando due volte il record dei 50 stile tra mattina e pomeriggio. «Avevo tutta l'adrenalina dei 100, non era facile riprendere la concentrazione», dice la capoclasse della velocità azzurra che a giugno deve sostenere la maturità, ma quella in piscina dove a tifarla c'erano per la prima volta i suoi genitori è stata superata a pieni voti. «Studio meglio quando nuoto», aggiunge Sara, che per la scuola non può fare ancora doppi allenamenti.

L'Aquafan di Riccione ha aperto le porte anche a tanti altri giovani affamati che vogliono farsi largo tra le corsie e conquistare il mondo. Un mondo che sembra essere sempre meno per i vecchi, qui il riferimento è a baby Alessandra Mao, che frequenta ancora la terza media eppure già in grado di vincere un campionato italiano nei 200 stile a 14 anni, più precoce di Fede. E sono subito partiti i paragoni con la Pellegrini. Veneziana come Federica e Novella Calligaris, lei ancora imbattuta con i suoi all'epoca 13 anni, Alessandra prende tempo sugli accostamenti ingombranti. «Guardo tutti con ammirazione e cerco di imparare da loro, però non cambia nulla, penso al mio percorso e a divertirmi in acqua», dice la giovanissima del Team Veneto, club che continua a produrre talenti. È vicentino, invece, Carlos D'Ambrosio, che si allena nella piscina di Ceccon e Martinenghi al Centro federale di Verona. Il più giovane della spedizione olimpica a Parigi ha vinto ieri i 200 stile dopo aver tolto il primato italiano in vasca corta a Filippo Magnini, pesarese come Alessandro Ragaini, che con D'Ambrosio rappresenta il futuro dello stile libero maschile. Ci sono quelli che crescono in provincia come il lariano Christian Bacico, che ha fatto tripletta nel dorso in assenza di Ceccon, ora in Australia, e lo insegue al pari di Daniele Del Signore. E quelli che lasciano l'Abruzzo per allenarsi a Roma con la Quadarella come Valentina Procaccini. Ma c'è anche chi punta all'America come Anita Bottazzo, che ha acciuffato il pass iridato nella rana grazie agli allenamenti in Florida con Katie Ledecky, e Bianca Nannucci, classe 2008.

È del 2009 Caterina Santambrogio, che fa parte di quel gruppo juniores che ha dominato l'ultimo europeo con 13 ori. Ma della nidiata di piccoli fenomeni verso Los Angeles 2028 ci sono anche Gastaldi, Mantegazza, Ballarati, Procaccini e Camozzi. Diventeranno famosi.

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