Tra poche ore, al Palazzo dello Sport di Roma, la nazionale di Fefè De Giorgi si giocherà il titolo europeo contro la Polonia, in uno scontro frontale tra le due superpotenze della pallavolo mondiale. La speranza di tutti i tifosi azzurri è che, di fronte al Presidente Mattarella, si riesca ad alzare la coppa al cielo, chiudendo una cavalcata trionfale davvero entusiasmante. L’Italia cerca l’ottava vittoria nella rassegna continentale, continuando quello che, dal 1989 ad oggi, è un vero e proprio dominio. Ripercorriamo i trionfi degli Azzurri del passato, sperando che porti bene all’Italvolley.
1989, l’indimenticabile prima volta
A parte il terzo posto dell’europeo organizzato nel lontano 1948, l’Italia aveva sempre faticato tantissimo negli europei di pallavolo, subendo il dominio dell’Unione Sovietica e della Cecoslovacchia, vere e proprie mattatrici. Gli anni ‘80, però, vedono una generazione di giocatori straordinari, guidati da un tecnico mitico come Julio Velasco, capace di cambiare per sempre la storia di uno sport sempre più popolare alle nostre latitudini.
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L’Italia che si presenta in Svezia non aveva mai vinto niente ma il gruppo di Velasco è capace davvero di tutto. I nomi sono quelli che hanno fatto la storia del volley italiano, da Zorzi a Bernardi, da De Giorgi a Lucchetta, da Anastasi a Gardini. In un’entusiasmante cavalcata, si chiude battendo 3-1 i padroni di casa, che avevano superato in semifinale l’imbattibile Urss. Il vento è cambiato: da ora ci si potrà divertire davvero.
1993, Italia di nuovo dominante
Dopo la delusione del 1991, quando l’Unione Sovietica tornò a fare la voce grossa prima di passare nei libri di storia, l’Italia di Velasco si presenta agli Europei in Finlandia decisa a tornare in vetta all’Europa e ribadire che gli anni ‘90 sono tutti dell’Italvolley. Al posto della dominante Urss arriva la Russia ma non è la stessa cosa: la nuova mattatrice della pallavolo è proprio l’Italia, favorita d’obbligo per la vittoria finale.
#HallOfFame
— Federvolley (@Federvolley) March 27, 2020
I valori nella #pallavolo secondo Andrea #Zorzi
Con #LaNazionale, tra le altre, volte medaglia d'oroai Campionati Europei nel 1989, 1993 e nel 1995
Ascoltiamo insieme le parole del campione #azzurro
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Il gruppo storico di Velasco vince e convince, riuscendo a trionfare in un girone ostico, dove l’Olanda si rivela avversaria complicata. Russia e Germania, che hanno dominato l’altro gruppo, perdono male in semifinale ma, stavolta, l’Italia fatica non poco per piegare gli oranje. Si finisce al tie-break, in una volata entusiasmante che porta agli Azzurri il secondo trofeo.
1995, la sfida infinita con l’Olanda
La metà degli anni ‘90 è forse il periodo di maggior supremazia dell’Italvolley, capace di dominare in lungo e in largo il mondo della pallavolo. Si intuisce che, dopo un periodo di vittorie forse irripetibili, l’era Velasco sta volgendo al termine ma, almeno agli Europei in Grecia, continua ad essere praticamente imbattibile.
Il percorso netto verso la finalissima con la grande rivale di sempre, quell’Olanda già battuta nella Coppa del Mondo, sembra già scritto ma i primi scricchiolii si iniziano a vedere. Alla fine ci vuole ancora il tie-break per battere ancora l’Olanda e garantire il terzo trionfo. La delusione più grande, le Olimpiadi di Atlanta 1996, è ancora da venire: per ora l’Italia è ancora vincente.
1999, inizia l’era Anastasi
Riprendersi dopo il tonfo olimpico e il terzo posto negli Europei in Olanda, dominati dai padroni di casa, non è semplice e gli Azzurri si affidano ad un nuovo tecnico, l’ex campione Andrea Anastasi. L’Europeo organizzato in Austria è in tono minore, con solo otto squadre, ma l’Italvolley comunque riesce a vendicare le ultime delusioni, tornando ancora dominante.
L’Olanda c’è sempre ma, stavolta, non gira come al solito. L’Italia, invece, si ritrova, trascinata da un Andrea Giani in forma stellare. L’Mvp del torneo è decisivo in finale, quando gli Azzurri riescono a battere 3-1 la Russia. Siamo ancora campioni d’Europa.
2003, la prima di Montali
L’era Anastasi si chiude tra trionfi e qualche delusione di troppo, aprendo la porta ad un nuovo tecnico per l’Italvolley, Gian Paolo Montali. Il passaggio generazionale non è stato semplice e la delusione per la finale persa contro la Jugoslavia due anni prima è tanta ma gli Azzurri si presentano in Germania come favoriti d’obbligo.
Trascinati dal solito Giani e da un Andrea Sartoretti implacabile, l’Italia di Montali fatica un po’ per avere la meglio di un’ottima Francia ma, grazie ai muri di Mastrangelo e alle ricezioni di Papi, riesce comunque a spuntarla. Una nuova era sembra finalmente iniziata.
2005, la last dance dell’Italia
Che qualcosa nella pallavolo italiana non stesse andando al meglio ce n’eravamo accorti nella World League, chiusa con un umiliante settimo posto. All’europeo, però, giochiamo in casa e siamo comunque favoriti. Il gruppo storico di Montali non è più così dominante come una volta ma, almeno in ambito europeo, possiamo ancora fare la voce grossa.
L’Italia, però, stecca nell’ultima del gruppo A, perdendo male con la Russia: la semifinale con la Serbia è durissima ma gli Azzurri riescono comunque a strappare il biglietto per la finalissima. Davanti ai 12000 del PalaLottomatica di Roma, l’Italia va sotto 2-1 ma trova una rimonta entusiasmante nel finale, aggiudicandosi il tie-break. Non lo sappiamo ancora, ma l'età dell'oro della pallavolo italiana era appena finita.
2021, bentornata Italia
Il nuovo millennio vede una lunga e dolorosa traversata nel deserto per l’Italvolley, con parecchi passi falsi e le memorie del passato che pesano come un macigno. Dopo il deludente quinto posto del mondiale di casa del 2018 e l’eliminazione ai quarti a Tokyo, con il tonfo contro l’Argentina, l’Italvolley cambia ancora, dando spazio all’ex baluardo Ferdinando De Giorgi. Si arriva agli europei con un gruppo giovane ed entusiasta, all’insegna di un rinnovamento totale.
L’era De Giorgi inizia in maniera estremamente convincente, con un percorso netto nel girone, chiuso perdendo solo due set.
La cavalcata dell’Italvolley continua schiantando Lettonia, Germania ed i rivali storici della Serbia in un cammino verso la finalissima che ricorda l’Italia degli invincibili. La finale a Katowice contro la Slovenia è durissima, emozionante, combattuta punto a punto ma, alla fine, dopo 16 anni l’Italia torna sul tetto d’Europa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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