Una Federica Brignone infinita ha vinto anche il secondo gigante di Coppa del Mondo a Mont Trembland. Per lei è la vittoria numero 23 in carriera, che ne fa l'azzurra più vincente di sempre. È la prima volta che l'azzurra realizza una doppietta così, a coronamento di una carriera che nel 2020 l'ha vista campionessa iridata, unica italiana nella storia dello sci.
La gara
Federica si è imposta con una seconda manche tutta all'attacco ed una rimonta strepitosa dal 6° posto al primo in condizioni meteo al limite, sotto una fitta nevicata e forti raffiche di vento.
Una seconda parte di gara perfetta quella della Brignone: mentre le avversarie, impaurite dalla tormenta di neve e vento che imperversava minuto dopo minuto, tiravano il freno a mano, la campionessa di La Salle aggrediva ogni porta.
Una gara da brividi La valdostana ha tirato fuori una seconda manche capolavoro, sotto la bufera, per rimontare dalla sesta alla prima posizione
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) December 3, 2023
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Seconda la svizzera Lara Gut- Behrami in 2'12"28 e terza l'americana Mikaela Shiffrin in 2'12"34, che si sono dovute inchinare alla eccezionale gara di Federica che non a caso ha realizzato il miglior tempo della seconda manche. Per l'Italia poi c'è' Marta Bassino ottava e vittima di qualche errore di troppo mentre Sofia Goggia ha invece chiuso decima un'altra bella gara in questa disciplina.
La doppietta di Brignone nei giganti femminili di Mont Tremblant permettono all'Italia di toccare quota 122 successi nella storia della Coppa del mondo di sci alpino femminile. La valdostana supera Sofia Goggia in vetta alla classifica delle vincitrici all time azzurre a quota 23 trionfi, dietro a loro con Deborah Compagnoni con 16 affermazioni.
Le prime parole
"A questo giro sono veramente orgogliosa di me stessa". Federica Brignone è raggiante dopo l'incredibile vittoria nel secondo gigante di Mont-Tremblant, rimontando dalla sesta posizione della prima parte di gara.
"Non si vedeva veramente nulla nella seconda manche, le condizioni climatiche erano veramente difficili e peggioravano minuto dopo minuto - racconta la valdostana -. A quel punto nessuna riusciva a stare davanti a Direz, fra una manche e l'altra parlavo con mio fratello Davide e ci dicevamo che nell'ultimo mese abbiamo trovato spesso queste condizioni, dovevo farmi trovare pronta.
Poi aggiunge: "Così sono uscita dal cancelletto con la rabbia giusta dopo la prima manche, ero convinta e ho provato a dare il massimo, evidentemente avevo il sole dentro di me.
Il coraggio in queste condizioni è molto importante e al tempo stesso avere coscienza di quello che si sta facendo e pensare a come sciare, perchè non vedi per terra. Occorre lavorare molto con la sensibilità, ricordare dove ti trovi in pista e anche se il tuo corpo può bloccarsi, devi cercare di andare controvoglia".
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