
Dopo le pesanti sconfitte con Francia e Inghilterra (120 punti e 18 mete incassate in totale), l’Italrugby chiude domani all’Olimpico il suo Sei Nazioni 2025 contro l’Irlanda. I detentori del torneo, che quest’anno saranno detronizzati probabilmente dalla Francia, tornano a Roma dopo due anni dall’ultima sfida nella Capitale, vinta 34-20. L’ultimo successo dei quattro azzurri (su 37 sfide) risale al Sei Nazioni 2013: 22-15 in un Olimpico strapieno.
È una partita sempre ricca di fascino, anche perché negli anni ’90 le vittorie sugli irlandesi furono fondamentali per far conquistare alla nostra Nazionale il diritto di accedere ai piani alti del rugby mondiale. Quesada cambierà sette elementi rispetto alla trasferta a Twickenham: in primis c’è l’inserimento di Zuliani con capitan Lamaro che va in panchina. «Manuel ha fatto vedere sia in campo che in allenamento un livello di gioco molto alto, meritava la possibilità di essere titolare - ha spiegato il ct -. Poi riteniamo molto importante, soprattutto viste le ultime partite, avere anche un po’ di leadership nella nostra panchina. Qualcuno che sia in campo a guidare la squadra nella fase finale della partita e la leadership di Lamaro è importantissima. Condivideranno il ruolo con Nacho (Ignacio Brex ndr), che sarà il capitano all’inizio, e Michele contribuirà quando entrerà in campo».
La prima chiave del match sarà la difesa dell’Italia che ha sofferto molto nelle ultime due sfide, soprattutto nel secondo tempo. L’Irlanda, come sempre, imposta il suo gioco d’attacco sulla costruzione di lunghissimi multifase che logorano l’avversario, assorbono tanti giocatori nei pressi del punto d’incontro e creano spazi all’esterno che campioni come Lowe e Hansen (mancati tantissimo contro la Francia) possono sfruttare per far male. Per arginare il gioco irlandese servono due cose: reggere l’impatto a livello fisico – in questo senso la presenza di Negri e Lorenzo Cannone e il ritorno di Lamb saranno importanti – e rallentare il più possibile i possessi irlandesi per evitare che Gibson Park abbia a disposizione palloni veloci. Su questo secondo fattore la presenza di Zuliani, bravissimo a “scavare” nei raggruppamenti, può fare la differenza. Il ritorno da titolare di Tommaso Allan estremo porterà poi Capuozzo a spostarsi nuovamente all’ala. «Abbiamo lavorato molto sulla difesa in questa settimana - così Brex, tre quarti centro del Benetton Treviso -. La prima volta da capitano nel Sei Nazioni sarà una bellissima emozione, sono orgoglioso e fiero, dovrò trasmettere calma e allo stesso tempo energia alla squadra. Non ci tiriamo mai indietro, ma nelle ultime partite abbiamo sbagliato 30 placcaggi, a questo livello si paga. Difficile capire quest'Italia, alcune volte facciamo bene, altre malissimo.
Le parole chiave sono gioia di goderci un'altra gara importante e orgoglio di far vedere che l'Italia non è quella delle ultime due partite».Presentato ieri il Mondiale Under 20 di rugby che si giocherà tra il 29 giugno e il 19 luglio in Lombardia e Veneto: le sedi saranno Viadana, Calvisano, Verona e Rovigo, dove sarà disputata la finale.
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