Tempi difficili per l’elettrico. Il mercato è ricco di incertezze: la crescita delle vendite di auto alla spina è molto più lenta del previsto e le case automobilistiche hanno messo in stand-by gli ambiziosi piani di produzione. Nonostante ciò, i grandi sostenitori dell’integralismo green tirano dritto: le prospettive a lungo termine rimangono brillanti, con buona pace dei prezzi esorbitanti e della naturale resistenza al cambiamento. Ma che idee s’è fatto chi ha già acquistato una vettura elettrica?
A questa domanda ha provato a fornire una risposta il sondaggio della McKinsey a livello mondiale. Ebbene, i risultati non lasciano grossi margini di interpretazione: quasi tre proprietari di auto elettriche (29 per cento) su dieci si è pentito e vuole tornare a benzina o diesel. La rilevazione ha coinvolto 30 mila consumatori e 15 degli Stati più rappresentativi del mercato. Particolarmente significativo il dato che riguarda gli Stati Uniti: lì la percentuale dei ravveduti sale al 38 per cento.
Phillip Kampshoff, che dirige il Centro per la mobilità futura di McKinsey in America, ha affermato di aver valutato le vendite di veicoli elettrici come “una strada a senso unico": "Una volta acquistato, sei appassionato di un veicolo elettrico. Ma non è quello che mostrano i dati”. Come evidenziato dal Los Angeles Times, lo stop alla vendite di auto a combustibili fossili negli States a partire dal 2035 sta influenzando l’atteggiamento dei consumatori. Senza dimenticare la corsa alle presidenziali e la diversità di vedute tra Biden e Trump. Ma al di là della politica, la strada verso la crescita dei veicoli elettrici è piena zeppa di rischi e diversi Paesi si stanno muovendo a velocità diverse e con diversi livelli di impegno.
“Cina, India e Francia stanno ancora mostrando segnali di crescita sana, ma gli ultimi dati provenienti da Germania, Italia e Stati Uniti sono più preoccupanti”, l'analisi di BloombergNEF. Le vendite globali di veicoli elettrici “sono destinate ad aumentare da 13,9 milioni nel 2023 a oltre 30 milioni nel 2027”. Le principali preoccupazioni dei consumatori riguardano il prezzo, l’autonomia, la durata della batteria e l'inaffidabilità dei punti di ricarica pubblici continuano a smorzare l’entusiasmo di molti acquirenti. Discorso diverso per le ibride, che registrano un aumento di interesse.
Tornando al sondaggio, un intervistato su tre ha dichiarato che probabilmente acquisterà un ibrido, un veicolo che aggiunge una piccola batteria a un motore a combustione interna per migliorare l’efficienza del carburante. Una brutta notizia per le vendite di veicoli elettrici, almeno nell’immediato futuro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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